Vita del brigante Hong Kiltong
Il brigante non è un delinquente qualsiasi. È un giustiziere picaresco che, vittima dei soprusi e dell’iniquità del sistema, si tira fuori proprio da quel sistema e dalle sue leggi combattendo una guerra personale impari, e per questo ancora più eroica e valorosa. Logico, dunque, che una figura come la sua abbia conquistato poeti, scrittori, drammaturghi, registi e cantastorie in ogni parte del mondo. Il romanzo "Vita del brigante Hong Kiltong" prende probabilmente il suo titolo da un oscuro fuorilegge vissuto intorno al 1500, la cui figura viene idealizzata al punto da farne un eroico difensore dei deboli. Attribuito a Ho Kyun (1569-1618), è considerato per questo il primo romanzo coreano propriamente detto, ma potrebbe in realtà essere molto più tardo. Ambientata nel XV secolo, l’opera denuncia l’iniquità della società del tempo e le sue discriminazioni (prima fra tutte quella verso i figli “secondari”), e vede il protagonista impegnato in una serie di gesta tanto banditesche quanto filantropiche. Alla fine, Hong Kiltong lascerà il suo Paese per l’isola di Yul, dove ricostituirà uno Stato confuciano, a dimostrazione del fatto che una società virtuosa non è tale per l’ideologia alla quale s’ispira, ma per gli uomini che la guidano.
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Anno edizione:2025
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