Vita di Carlo Quinto Imp. descritta da M. Lodouico Dolce. (Insieme a:) Immortalità dell'invittissimo et gloriosiss. Imperator Carlo Quinto dedicatagli in lingua latina dal signor Anatholio Desbarres, e nuouamente tradotta nella volgar lingua da m. L

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<p>Due opere rilegate insieme in un volume in 4to (mm 208x143); pp. [28], 186, [6], 187-315, [1]. Segnatura: **<sup>6</sup> ***<sup>4</sup> ***<sup>4</sup> A-K<sup>8</sup> L<sup>10</sup> M<sup>4</sup> AM<sup>8</sup> N-T<sup>8</sup> V<sup>4</sup>. Le c. AM3 e AM4 erroneamente segnate N3 e M4. Ognuna delle due opere è dotata di proprio frontespizio. Bel frontespizio interamente inciso in rame, con ritratto di Carlo V, marca tipografica (fenice tra le fiamme su anfora) ed edicola classicheggiante riccamente decorata. Secondo frontespizio con grande marca tipografica xilografica (fenice tra le fiamme su anfora. Motto: "<em>De la mia morte eterna vita io vivo</em>" e "<em>Semper eadem</em>") a carta AM2r che introduce il trattato "<em>Immortalità dell'inuittissimo et gloriosiss. imperator Carlo quinto, dedicatagli in lingua latina dal signor Anatholio Desbarres, e nuouamente tradotta nella volgar lingua da m. Lodouico Dolce</em>", sempre del Dolce, che segue la prima opera con numerazione continua. Marca tipografica di Giolito ripetuta in fine ai due volumi: fenice rivolta al sole, ad ali spegate su fiamme che si sprigionano da globo alato recante le iniziali GGF. Motto: "<em>Semper eadem</em>". Numerosi frontalini, finalini  e capilettera xilografici. L'opera "<em>Immortalità dell'inuittissimo...</em>" è presente nella versione B, recante la data 1567. Frontespizio interamente controfondato e con mancanza all'angolo esterno inferiore, che comporta la perdita di parte dell'incisione. Alcune carte un po' brunite, aloni marginali e lievi fioriture. Forellini di tarlo all'angolo esterno super

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