Vita, niente di più. Video e soggettività nella Cina contemporanea
Il lavoro analizza le relazioni tra soggettività e immagine nella Cina contemporanea a partire dalla vita quotidiana degli aspiranti registi e videoamatori tra cui è stata condotta la ricerca etnografica, in video e fuori dal video. Si mostra come l'appropriazione della tecnologia digitale da parte dei giovani soprattutto in contesto urbano possa aprire nuovi spazi di rappresentazione di sé e della società e, a volte, di resistenza ad alcune dinamiche sociali e di potere. Attraverso l'analisi della produzione e fruizione di immagini, dal cosiddetto cinema indipendente alla DV (Digital Video) culture e alla Rete, si sostiene che il video in Cina sia un mezzo di espressione e narrazione che aiuta autori e fruitori a cogliere e mettere in evidenza le contraddizioni e le difficoltà date dalla crescente individualizzazione della società. Il materiale video analizzato copre l'ampio spettro di produzioni definite immagini (yingxiang), video (luxiang) e DV piuttosto che film (dianying), a evidenziarne la natura ibrida, digitale e "sulla scena" (xianchang).
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Anno edizione:2016
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