Vitamia
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Undici tracce che rappresentano una riflessione personale e sociale lunga 50 anni, 18 mila giorni (come recita il titolo di una delle canzoni dell’album), un affresco sentimentale e umano che come la vita porta con sé diverse sfumature e diversi colori musicali. “Vitamia” può essere il disco che non ti aspetti da Gianmaria Testa, un disco nel quale la veste musicale e il piacere di suonare assumono quasi un ruolo di protagonisti e l’alternanza dei piani e dei forti è decisa e marcata. Suonato tutto in diretta e insieme in studio in una settimana, si caratterizza per la presenza di un nucleo forte e compatto di musicisti che da molto tempo collaborano con Gianmaria: Claudio Dadone alle chitarre (autore anche di alcuni arrangiamenti e partecipante attivo al lavoro di pre-produzione artistica insieme a Gianmaria Testa e Paola Farinetti), Giancarlo Bianchetti sempre alle chitarre, Nicola Negrini al contrabbasso, Philippe Garcia alla batteria e Roberto Cipelli al pianoforte (autore dell’arrangiamento degli archi su “Lele”). A questo forte gruppo di base si unisce un limitato numero di ospiti, ma tutti d’eccezione come Mario Brunello al violoncello (che sul finale di “Lele” regala una meraviglia assoluta, un suono armeno che sa prendere allo stomaco e incantare), Gianluca Petrella al trombone (una versione più “folle“ e immaginifica su “Cordiali saluti” ed un’altra più melodica e intima su “Di niente, metà”), Luciano Biondini che sparpaglia la sua magistrale fisarmonica su ben 3 canzoni e Carlo De Martini alla viola e al violino nel trio d’archi di “Lele”. Colpiscono le chitarre elettriche, che non di rado cercano la distorsione; colpisce l’assenza dei fiati, se si fa eccezione per il trombone quasi elettrico di Petrella, e si tratta di novità non di poco conto, pensando alla storia musicale di Gianmaria Testa. Dal punto di vista tematico, a ben guardare, possiamo individuare tre filoni: quello infantile caratterizzato da almeno due episodi “Aquadub” e “La Giostra”; quello più incentrato sul sociale con “Cordiali saluti”, “Sottosopra” e “20 mila leghe (in fondo al mare)”, canzone-operina che però si riallaccia per la forma sia musicale che linguistica con la quale è stata realizzata al filone infantile di cui si parlava prima; infine il filone più intimo, sentimentale e anche più caratteristico per Gianmaria con “18 mila giorni”, “Di niente metà”, “Lasciami andare”, “Lele”, “Nuovo”, “Dimestichezze d’amor”.
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Artisti:
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Supporto:Vinile LP
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Numero supporti:1
Disco 1
Disco 2
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