Vittorio De Seta. Il mondo perduto
L'intera vita artistica di Vittorio De Seta è incentrata sulla ricerca di un linguaggio che sappia restituire, tra il realismo del documentario e la finzione del mezzo cinematografico, il racconto genuino dell'Italia, in particolare meridionale (pietre miliari rimangono il reportage "Isole di fuoco" del 1954 o la pellicola neorealista "Banditi a Orgosolo" del 1961). Questo volume intende costituire un'antologia in grado di rappresentare un ritratto a tutto tondo dell'artista Vittorio De Seta: dalle riflessioni personali alla lunga intervista sullo sviluppo del proprio stile artistico, fino agli autorevoli giudizi pronunciati da altri autori (in particolare si veda il contributo di Pasolini), ne emerge la figura di un artista poliedrico sensibile al mondo che lo circonda eppure portatore di un'estetica del tutto unica e personale.
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Anno edizione:2020
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