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Anno edizione: 2021
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Il primo romanzo di Alan Moore. Non certo un esordio, per chi era già autore di alcuni fra i fumetti più rivoluzionari della storia, ma di certo un atto di devozione per Northampton, terra di elezione protagonista anche del successivo Jerusalem.
Lo compongono dodici personaggi, capitoli ambientati in momenti diversi del tempo – dalla preistoria al XX secolo – e stili e linguaggi mutevoli. Un giovane primitivo con un gap cognitivo, un ispettore dell’impero romano, un cavaliere di ritorno dalle Crociate, una strega e una testa mozzata ci portano così sino alla contemporaneità, quando è l’autore stesso a parlare e a chiudere l’infinita serie di leggende, realtà e semi-realtà che ci hanno condotto attraverso il tempo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Parliamo di seimila anni di storia racchiusi in dodici racconti più o meno brevi, tutti ambientati a Northampton, paese natale dell’autore. Ogni racconto è ovviamente narrato da personaggi diversi, con linguaggi diversi e, a proposito di questo, il primo capitolo potrebbe sconvolgervi. A primo impatto potrebbe risultarvi incomprensibile perché il linguaggio adottato dal nostro protagonista primitivo è sicuramente molto, molto strano. Tuttavia, dopo le prime pagine, inizierete a comprendere quello strano modo di comunicare al punto che, quando verrà il capitolo successivo, vi sembrerà anche inusuale il linguaggio normale. Tutti i racconti sono fortemente intrisi di esoterismo, magia, simbolismo, folklore e...il fuoco. La terra si abbevera di tutti questi elementi, tanto da far avvertire al lettore gli eventi del passato. L’ultimo capitolo infatti è narrato dal punto di vista dell’autore stesso (e quindi al giorno d’oggi) che fa un po’ il punto della situazione.
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