Volevo fare il calciatore
Roberto Bonsignore è un bambino di 11 anni molto sveglio e molto curioso che coltiva un sogno, quello di diventare un calciatore. Dopo avere sostenuto un provino, Roberto, all’età di undici anni, entra a far parte delle squadre giovanili del Palermo. Lo stesso anno, è il 1972, Roberto corona un altro sogno, quello di vedere giocare la Juventus allo stadio della Favorita. Il ragazzo, però, deve fare i conti con la famiglia che, appartenendo a Cosa Nostra, lo vuole affiliare all’organizzazione. Il suicidio del padre, avvenuto per la vergogna a seguito di una perquisizione dei Carabinieri, faciliterà l’investitura e la conseguente affiliazione di Roberto che presto diventerà un criminale e killer spietato. Sarà testimone della seconda guerra di mafia caratterizzata dall’escalation di Angelo Bonocore e dei corleonesi ma, pochi minuti prima dell’esordio in serie B con il Palermo, verrà condotto in carcere e arrestato. Dalla cella dell’Ucciardone verrà a conoscenza dei delitti eccellenti degli anni '80 e '90 e, dopo l’attentato al Giudice Giovanni Falcone, deciderà di collaborare con la giustizia e affidare al Capitano De Rosa le sue confessioni.
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Anno edizione:2021
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