Watersnakes

Tony Sandoval in questa graphic novel sembra far vivere un sogno. Le atmosfere sono magiche e particolari. Le atmosfere sono evocative e si accompagnano bene coi disegni particolari caratteristici dell'autore

Forse qualcosa, o sarebbe meglio dire qualcuno, non è esattamente ciò che sembra in Watersnakes di Tony Sandoval, un graphic novel da incorniciare. O da esporre su un cavalletto, meglio. Le protagoniste, Agnés e Mila, due fanciulle tutto pepe, vivono infatti un’esperienza onirica nella quale ossessioni, paure e desideri inconsci (ma non più così indicibili) si intrecciano con la quotidiana realtà a tal punto da farne emergere anche lati inquietanti che occorrerà saper gestire per non soccombere. Non manca nulla in questa storia: c’è l’amore, il sogno, la morte, la battaglia e un’estate stanca, che arranca. E c’è anche il mare. Tanto mare. Mare ambiente, mare rifugio, mare salvezza. C’è una famiglia che si è arresa e qualcun altro che non lo ha mai fatto. C’è da darsi da fare e rimettere le cose a posto. A questo punto, detto così, ci si aspetterebbe forse una valanga di testo, sono diversi i temi toccati. Invece durante la lettura tutto scorre calmo, limpido, ovattato. Poche parole per tavola, a volte nessuna. E la percezione vivissima di saper d’essere in un sogno che, l’indomani, al risveglio, porterà probabilmente conseguenze inaspettate. Le tavole sono centrali, fondamentali, sono vive e parlanti anche senza testo alcuno. Acquerelli magistrali che catturano lo sguardo, e la mente, per svariati minuti, avvolgendo completamente i sensi. Colori tenui, smorzati, ombre che scandiscono i movimenti, che definiscono ambienti ed espressioni. Che caratterizzano i personaggi e ne risaltano i lineamenti, morbidi ritratti d’autore. Un volume prezioso da leggere e da conservare, che premia sia gli occhi di un giovane sognatore che quelli di un adulto sognante.