"L'importante è chi tocchi e da chi sei toccato". Perfetto: era davvero quello che volevo sentirmi dire da un libro che sulla copertina porta scritto "Grazie per il tuo odio, buona giornata!". Altri dogmi? Altri comandamenti? La primissima reazione è stata quella di prendere Young Europe e riporlo con nemmeno tanta grazia nello scaffale dove lo avevo trovato. Ingannata da quella copertina rosa shock e nera, elegante e allo stesso tempo irresistibilmente grunge, ero più che irritata da quello che aveva la presunzione di porsi come un manuale di vita! Poi il silenzio. Giusto nell'attimo in cui lo rimettevo a posto. La mia reazione, la mia rabbia, il mio odio per quella frase erano già stati calcolati, sin dalla copertina. Com'era possibile? "Grazie per il tuo odio, buona giornata!": le mie reazioni, la mia emotività erano già tutte lì. Non era stata la mia migliore amica che ormai mi abbraccia solo dalla bacheca di Facebook a toccarmi, non era stato il video shock su You Tube o la twitterata del mio ex. Era stata quella frase: quella stupida, semplice eppure profonda frase. Come il solo devastante di Plung in Baby, la penna di Matteo Vicino ferisce. In profondità. Fino a che non ti tocca. Come da tempo qualcosa o qualcuno non faceva. E quando lo fa, non puoi più tornare indietro. Young Europe: consigliatissimo a tutti quelli che vogliono mettersi in gioco.
È l'inizio di una nuova razza. Perché è meglio. Perché non è importante amare. È importante non soffrire. È imperativo eliminare gli effetti collaterali. Tutto escludendo ogni informazione. Josephine è oltre il pensare. Lei e gli altri devotamente ignorano. Ha saltato tutte le generazioni. Questa è la vera novità. Saltano anche la propria. Non conosce i Queen, ma nemmeno i Radiohead. Kurt Cobain è un'ombra e i Beatles un nome che ha sentito ma che non associa a nulla. Nulla. La Francia è la più grande democrazia del mondo perché l'ha detto qualcuno. Il 1968 è l'anno prima del 1969, Jean Lue Godard e Michel Gondry sono solo due nomi, forse due patrioti della rivoluzione francese. Josephine è con gli altri. Ognuno su una scialuppa, da soli, mentre la barca si allontana, e li lascia in mare aperto. Avenue du 8 mai 1945, numero 25. Millenovecentoquarantacinque. Il giorno dell'inizio di una guerra. 0 della sua fine. 0 della morte di qualcuno. Non Napoleone, quello è più vecchio. No. Sì, è più vecchio. Basterebbe chiedere a tuo nonno, Josephine. È ancora vivo, lui saprebbe. Parlare con il nonno, parlare veramente. Farsi raccontare la guerra. Parlare con qualcuno. Aprire un libro. Sognare qualcosa. No, niente. Napoleone, 1945. Napoleone è morto, i nazisti l'hanno esiliato. Poi gli hanno sparato. Ascoltava i Radiohead mentre lo portavano via all'Isola d'Elba, sul fiume. "Young Europe" è una storia che ferisce in profondità. Scioccante, ironica.
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Anno edizione:2010
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In commercio dal:10 giugno 2010
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VALENTINA VELLUCCI 14 giugno 2010
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