Una yurta sull'Appennino. Storia di un ritorno e di una resistenza - Marco Scolastici - copertina
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Una yurta sull'Appennino. Storia di un ritorno e di una resistenza
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Descrizione


La storia del pastore che ha sconfitto il terremoto.

«Fuori la neve continua a scendere silenziosa. È ormai quasi buio. Nella yurta invece è caldo. Bevo l'ultimo sorso dalla tazza e infilo la giacca per tornare al lavoro. Ciclopi, terremoti e bufere facciano quel che devono, io sono Marco Scolastici e dalla mia Itaca non me ne vado piú».

Marco Scolastici era un ragazzo come tanti, iscritto alla facoltà di Economia a Roma, pieno di incertezze sul futuro. Poi un giorno, in un bar, si è imbattuto in una foto su un calendario: ritraeva il vecchio acero di Macereto, il Monte Bove, i pascoli in cui suo bisnonno Venanzio era cresciuto: curandoli, desiderandoli e infine comprandoli. Meno di una settimana dopo Marco ha lasciato la capitale. Il suo è stato un viaggio di ritorno verso casa difficile, talvolta doloroso, e quando pareva concluso la terra ha cominciato a tremare: era il 2016. Il buon senso gli suggeriva di scappare, ma quello sconosciuto altopiano delle Marche per lui era la vita. Non poteva abbandonare le sue pecore, i suoi asini, i maremmani. Cosí ha montato una yurta mongola accanto alla propria casa inagibile e ci ha trascorso l'inverno. Il sisma non sarebbe stato la fine di tutto, ma l'occasione per un nuovo inizio.

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25 settembre 2018
120 p., Brossura
9788806238827

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Foto di Marco Scolastici

Marco Scolastici

1988

Marco Scolastici (1988) è originario di Tarquinia. Vive sui Monti Sibillini e la sua storia ha superato i confini dell'Italia. Nel 2016 ha lasciato Roma, dove viveva, per trasferirsi vicino al monte Bove, nelle Marche, dove era cresciuto il suo bisnonno Venanzio. Subito dopo il terremoto ha deciso di restare sulle montagne di Visso, dove ha trascorso l'inverno del 2016 in una yurta montata accanto alla propria casa inagibile, diventata un simbolo di speranza e un punto di riferimento per la gente del posto. A trovarlo sugli Appennini sono passati scrittori e artisti di fama internazionale. Il Premio Rigoni Stern gli ha consegnato il riconoscimento «I Guardiani dell'Arca». Da questa esperienza ha tratto il libro Una yurta sull'Appennino. Storia di un ritorno e di una resistenza...

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