La La La

Nel settembre del 2020, mentre il mondo continuava a essere in lockdown, Sylvester si diresse a sud verso Los Angeles, una città che, nonostante la relativa vicinanza, il cinefilo conosceva soprattutto grazie ai film classici e di culto che vi si erano svolti. Una volta arrivato, ha continuato a scavare in quel passato cinematografico: Il lungo addio di Robert Altman, con il tema classico di John Williams, o i classici film degli anni '90 su East LA. Film che hanno plasmato la sua comprensione della nuova città proprio quando questa iniziava ad aprirsi. Questo è uno dei pilastri del polivalente e infinitamente lussureggiante La La La, il nuovo album di Marinero sulla sobrietà, l'identità e la fantasia che porta il nome giocoso della città che ha contribuito a plasmarlo e del pop sofisticato che contiene. Sylvester ha scritto di personaggi fuori di sé, sia che si tratti dell'eroina che fa i conti con la sua versione di “tenersi pulita”, sia che si tratti di sceneggiatori il cui lavoro è stato considerato comunista solo per convenienza politica. Ha unito queste canzoni a inni motivazionali sull'accettazione di sé e giochi sul flirt attraverso il cibo, dando forma a un set di 12 canzoni ricco di umorismo, empatia e incoraggiamento.