A verdi lettere. Idee e stili del paesaggio letterario
Associato a significati disciplinari spesso divergenti e restrittivi, nella critica letteraria il paesaggio viene tendenzialmente ricondotto al momento della sua affermazione in Occidente: la "scoperta" estetica da parte dei Romantici. "A verdi lettere" si propone come un aggiornamento interpretativo, inteso a rintracciare i tratti mutevoli del paesaggio contemporaneo a partire dal dialogo delle teorie, intercettando zone laterali della scrittura (gli episodi-cerniera di Deledda e Tozzi, le prose-documento di Zanzotto e Jaccottet) e altre poetiche, in equilibrio instabile fra regione e globalità: Atzeni e una Sardegna irriducibile al locus amoenus, Arminio e la sua esplorazione ininterrotta dell'Irpinia, del Sud e dei margini italiani, i modi di vedere nella narrativa emiliana degli ultimi decenni. Trova così conferma la centralità speculativa del paesaggio per lo studio letterario: manifestazione di sensibilità transculturale, snodo tematico, fra i diversi generi, di lunga durata, approccio metodologico dalle ricche implicazioni, dagli sviluppi talora impredicibili e sempre aperti.
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Anno edizione:2016
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In commercio dal:4 maggio 2017
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