L' accalappiatopi. Testo russo a fronte - Marina Cvetaeva - copertina
L' accalappiatopi. Testo russo a fronte - Marina Cvetaeva - copertina
Dati e Statistiche
Salvato in 29 liste dei desideri
Letteratura: Russia
L' accalappiatopi. Testo russo a fronte
Disponibilità immediata
17,10 €
-5% 18,00 €
17,10 € 18,00 € -5%
Disp. immediata

Descrizione


Il tema nordico del Pifferaio magico è il pretesto che la grande poeta russa coglie per orchestrare le aspre dissonanze di una “satira lirica” contro il filisteismo.

«Nell'Accalappiatopi suona alta la condanna di qualsiasi utopia rivoluzionaria: Marina Cvetaeva non crede alla possibilità di un vero trionfo del potere popolare, nei fatti che hanno drasticamente cambiato la storia del suo Paese scorge anche la segreta spinta della sete di potere, dell'invidia di classe» - Serena Vitale, Il Sole 24 Ore

L’accalappiatopi esprime l’antinomia fondamentale della poetica di Marina Cvetaeva: il conflitto tra l’Anima-Poesia e il corpo, ovvero il quotidiano, che esige dal poeta la resa assoluta. Composto negli anni dell’emigrazione fra Praga e Parigi, L’accalappiatopi è l’ultimo poema di Marina Cvetaeva ispirato a un motivo del folclore, la leggenda del Pifferaio magico. Ammaliati dal suono del flauto – seduzione femminile della Musica – i topi sognano di una rivoluzione mondiale in un’India favolosa. Seguono il Pifferaio incantati da miraggi d’Oriente. Incalzante il ritmo del Flauto e dell’intero poema, musica demònica che conduce alla morte non morte nel regno della libertà. L’originale interpretazione della fiaba vuole che i topi siano salvati dall’imborghesimento e i bambini di Hameln sottratti per sempre all’orrore della ripetizione. Il loro esodo verso una terra promessa, Paradiso della Poesia, Eden e Sesamo, avviene in un tripudio di azzurro, mitico colore dell’Anima romantica. Il tema nordico del Pifferaio magico è il pretesto per orchestrare le aspre dissonanze di una “satira lirica” contro il filisteismo. L’accalappiatopi esprime l’antinomia fondamentale della poetica di Marina Cvetaeva: il conflitto tra l’Anima-Poesia e il corpo, ovvero il quotidiano, che esige dal poeta la resa assoluta. Così avvenne per Majakovskij, così per la Cvetaeva, suicida ad Elabuga nel 1941, dopo il suo rientro in URSS. Lo scontro si dinamizza nel tessuto poetico, dispiegato lungo un ampio registro, che alterna toni alti e bassi, dizione biblica e modi colloquiali o gergali.

Dettagli

6 luglio 2017
330 p., Brossura
Krysolòv
9788866328674

Conosci l'autore

Foto di Marina Cvetaeva

Marina Cvetaeva

1892, Mosca

Marina Cvetaeva è stata una poetessa e scrittrice russa. Con la sua poesia e i suoi gesti andò contro qualsiasi conformismo, diventando simbolo assoluto di libertà. Figlia di un eminente filologo e di una musicista, ricevette una raffinata educazione artistica e cominciò prestissimo a scrivere versi. Nel 1911 sposò uno studente di filosofia, Sergej Efron, che allo scoppio della rivoluzione si arruolò tra i Bianchi. Nel 1922 seguì il marito a Praga e poi si trasferì a Parigi. Tornata in Unione Sovietica nel 1939, fu osteggiata dalle autorità; in preda a una profonda crisi depressiva, si suicidò due anni dopo. Dopo i primi volumi di poesie (Album serale, 1910, e Lanterna magica, 1912), ancora immaturi, serbò un lungo...

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it