Acqua e sangue e altri racconti

Ci si poteva aspettare qualcosa di più dall’autore di ”Follia”. Purtroppo, alcuni racconti sono tremendamente assurdi, altri totalmente irrealistici, pochi quelli interessanti. Si può dire possa essere l’effetto desiderato dall’autore ma consiglierei questo testo solo come intermezzo ad un grande classico. Da leggere senza troppe pretese.

Non siamo dalle parti di una nuova forma narrativa, perché Patrick McGrath non ha la malafede di voler sembrare uno scrittore innovativo. Tutt’altro. Per la raccolta “Acqua e sangue” (pubblicata per la prima volta a fine anni ottanta) preferisce la strada maestra del gotico contemporaneo declinato in forme diverse nei tredici racconti che la compongono. Partendo da una solida base psicologica (d'altronde si tratta sempre dell’autore di “Follia” e “Spider”), lo scrittore britannico sviluppa tutte le sue ossessioni e le sue angosce, a volta sotto forma di surreale fiaba weird (“La mano nera del Raj”), a volte mantenendo la prosa del racconto gotico classico (“Marmilion”), altre volte prediligendo scenari post-apocalittici (“La patata ero(t)ica”). Le mie preferenze personali: “L’esploratore perduto”, “Ambrose Syme”, “La storia di Arnold Crombeck”.

Acqua e sangue è una raccolta di racconti riguardanti per lo più il lato nascosto della mente umana, il tema principale è il disagio psichico. Alcuni di questi racconti riescono a catturare l'attenzione altri no. Non lo consiglio.