Afterlife

Ho appena finito di leggere Afterlife, quindi si è conclusa la saga di Evernight e... sono rimasta delusa. Non nel senso che avrei preferito non leggere i libri; in molti troveranno la conclusione romantica e in qualche modo giusta. Be', io no. Mi era piaciuto molto il primo libro e lo sviluppo della storia - nulla di nuovo, vampiri, cacciatori, amori impossibili - ma la Gray aveva un modo di scrivere che mi incollava alla pagina. Poi si sono intromessi i fantasmi e da lì le cose hanno preso una piega diversa. Mi sembra che scrivere quattro libri abbia allungato la trama aggiungendo fatti che possono aver messo in confusione il lettore e mi aspettavo di più dall'ultimo libro, un finale chiaro e soddisfacente. Sarò scontata, ma preferisco di gran lunga un bel happy ending, e in Afterlife c'è stato solo a metà. Volevo che Lucas e Bianca avessero un finale che li ripagasse di tutto ciò che avevano attraversato. Nonostante questo, leggerò anche Balthazar e chissà che almeno per lui - e ne ha veramente un gran bisogno - ci sia un finale che renda un pò più giustizia a noi lettori.

Ultimo volume per la saga di Evernight. Una saga che mi è piaciuta molto e mi ha appassionato fin da subito. Afterlife però non mi ha soddisfatto totalmente: mi ha un pò spiazzato la piega che ha preso la storia e, soprattutto, la velocità con cui si è conclusa.

Non posso dire di essere rimasta soddisfatta da questo quarto e conclusivo libro della serie di “Evernight”, anzi devo ammettere di esserne stata alquanto delusa soprattutto nel mondo in cui si trascina la storia nelle battute finali. Tutto appare molto scontato e noioso , anche la storia d’amore di Lucas e Bianca viene descritta in maniera sterile e sbiadita , non ha nulla dei colori accesi e sognanti che si vedevano nei primi due libri ma tende ad essere rappresentata come un lento “continuum “ di sentimenti che sembrano quasi incarnare uno stereotipo fisso , un amore quasi scontato e ripetitivo che rispecchia questa sua ciclicità anche nelle frasi e nei gesti dei due protagonisti orami chiusi in questo cliché fisso di coppia soprannaturale innamorata e tormentata . La storia finisce così per esaurirsi senza avventure eclatanti ma anzi quasi in maniera silenziosa ,non lasciando niente al lettore che invece visti i presupposti dei libri precedenti si aspettava un finale col botto piuttosto che un finale prevedibilissimo. Peccato la Gray poteva davvero dare di più , speriamo almeno che il libro “ spin off” e autoconclusivo su Balthazar, previsto per il 2012 riesca a ridarci la Gray dei primi volumi di” Evernight “.