Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
L' albero di stanze
Scaricabile subito
7,99 €
7,99 €
Scaricabile subito
Chiudi

Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori

Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
7,99 €
Vai alla scheda completa
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
7,99 €
Vai alla scheda completa
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
ibs
Chiudi
L' albero di stanze - Giuseppe Lupo - ebook
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
albero di stanze
Chiudi

Informazioni del regalo

Descrizione


«A conclusione di una serie di romanzi che hanno disegnato in questi quindici anni il destino delle genti di Lucania durante il lungo e drammatico attraversamento di un tempo a lungo sospeso tra il nuovo e l'antico, la fervida e generosa immaginazione di Giuseppe Lupo si condensa in un'unica, inarrestabile ascesa nel silenzio solitario degli uomini e nel racconto che i muri evocano delle generazioni durante tutto il secolo che ormai sta per chiudersi insieme al secondo millennio dopo la nascita di Cristo. Non è una saga questa di una Lucania diventata Lupania e neppure una mitica leggenda, piuttosto un paziente e amoroso rendiconto di una conquista, stanza sopra stanza, piano dopo piano, poi abbandonata per rivolgersi a nuove mete, in un altrove lontano; un bilancio tra storia e memoria dove i conti debbono in ogni caso quadrare, perché ormai vanno chiusi, e anche in fretta, con la vendita di tutta la “casa verticale”, ricorrendo a ogni forza ci venga dal riemergere dei ricordi, mentre le parole svaniscono in un definitivo silenzio. Lupo traccia un bilancio esistenziale e morale che va oltre il rimpianto, sfidando il futuro con l'entusiasmo del sogno e la concretezza del gesto: certo, molto intanto si è perso, scomparso nei tempi che sono stati, ma altro ci aspetta e la memoria così raddoppia la forza e lo slancio; in fondo il meglio ha radici nel passato da dove veniamo, ma le nuove foglie che crescono a primavera sono protese in avanti, alla ricerca della luce del sole. La lingua di Lupo, ogni volta sorprendente e improvvisa, si accende nell'invenzione metaforica e si rinnova tra storia e memoria, tra ragione e sentimento, tra fede e convinzione: la civiltà della tradizione, che pure scomparve nel millennio che è stato, resiste caparbia nella sete di vita dei suoi avventurosi nipoti e, quindi, ci possiede e ci appartiene persino oltre se stessa. Di questa epopea Lupo, con L'albero di stanze, si conferma appassionato e sincero testimone, autentico e luminoso cantore, in un romanzo che segna con dolente e sofferta coscienza la conquista di una vita nuova.» (Cesare De Michelis)
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

Testo in italiano
Tutti i dispositivi (eccetto Kindle) Scopri di più
252 p.
Reflowable
9788831739931

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 4/5

Chi ha letto qualcosa di Giuseppe Lupo ha già avuto modo di sperimentare sia la sua familiarità con i voli alti della fantasia che l’estrema dimestichezza con funamboliche astrazioni di racconti sospesi tra sogno e realtà. Racconti che inequivocabilmente nascono da ricordi mitizzati che si confondono con il mito vero e proprio, vissuto e assorbito con occhi, orecchi e perfino con il respiro. E con L’albero di stanze viene fuori tutto questo, prepotentemente. Credo di aver colto fino in fondo lo spirito che anima per intero questo romanzo essendomi calato nei panni di un bambino particolarmente sensibile, curioso e fantasioso, cresciuto in una famiglia patriarcale e molto numerosa, radicata in un piccolo paese dove le relazioni familiari ed extrafamiliari assumono valenze sconosciute in una grande città. Non è di quel bambino, però, che ‘ufficialmente’ si racconta in questo romanzo, bensì di un medico, sordo, candidato a un importante premio scientifico. Un medico che vive a Parigi, con moglie e due figlie e torna al suo paese di origine per vendere la casa di famiglia, la casa dove ha vissuto quel bambino sensibile, curioso e fantasioso di cui dicevo prima. Un paese imprecisato, immaginario. Perché la fedeltà narrativa, l’aderenza al reale mal si accompagna all’impalpabile atmosfera di sogno nella quale si svolge l’intero racconto. Questo mi è sembrato l’ordito sul quale Giuseppe Lupo ha mirabilmente intrecciato la trama di un viaggio nella memoria più profonda del protagonista, riuscendo così a dar corpo e contorni precisi alle storie (vere o inventate) che certamente quel bambino aveva ascoltato. Credo di aver individuato, leggendo L’albero di stanze, un gran gioco di rimbalzi tra una scrittura sospesa fra l’ingenuità della favola e la radicalità di un’antropologia arcaica, a metà strada tra religione e superstizione, caratterizzata da un linguaggio popolare e aulico nello stesso tempo, messo in bocca a personaggi così poco acculturati che temono persino che in famiglia possano verificarsi pericolosi smottamenti verso il mondo degli inchiostri. Personaggi di grande intelligenza, che però non sempre sembrano in grado di padroneggiare questo linguaggio, del quale fanno ugualmente uso, avendolo per lo più orecchiato e ripetetuto senza convinzione, per abitudine: “conosce la lingua delle montagne”, “colpescuro”, “quando capì che lo sconosciuto non dava parvenza”, “spalancava finestre aperte alle promesse del vento”. Ma anche un linguaggio che sembra mutuato da formule magiche: “scale che si maritavano ad altre scale”, “vola con l’angelo che gli dice di non svelare confidenze” (c’entra mica Chagall con questa immagine? A me pare proprio di sì). Se ho pensato ai quadri di Chagall vuol forse dire che siamo davvero in un mondo immaginario, nell’ovatta dell’astrazione pura: anche l’arrivo del terzo millennio, vissuto in diretta, ci rimanda a miti elaborati sull’onda di tante storie raccontate più volte. E intanto riemergono evidenti altre emozioni, quelle certificate dai frequenti rinvii alla Bibbia, e non solo per il ricorso a certi nomi, ma anche per gli intercalari di formule, brandelli di proverbi, preghiere e distorte citazioni latine, litanie... Pura astrazione, insomma: la sublimazione di mille e mille letture e dei ricordi delle storie di famiglia mescolate fra loro come l’impasto di calce e farina usato dal capostipite per innalzare ‘l’albero di stanze’, con la deliberata consapevolezza di ignorare le più elementari leggi della statica e con buona pace pure di ogni compatibilità con le regole dell’edilizia. E come in ogni racconto che ha a che fare con le favole, non poteva mancare la magia che si fa spazio, per esempio, con la prodigiosa guarigione di una bambina grazie alla semplice imposizione di una pietra nera. All’astrazione ben si accompagnano certe rappresentazioni visionarie, direi felliniane, come nel caso dell’uomo Pelikan che ho quasi visto spiccare il volo, staccandosi dal cappuccio di una vecchia stilografica. Ho creduto, però, di trovare la radice vera del romanzo nel profondo senso della famiglia: è il timore della sua dissoluzione o della sua possibile assenza la vera protagonista di tutta la storia. Un’assenza che si manifesta con diversi toni, a diverse profondità, in diversi ambiti. Me lo fanno credere le frequenti pause narrative dedicate a moglie e figlie del protagonista, la famiglia attuale (rimasta a Parigi in attesa del nuovo millennio e del rientro di Pépé Babèl ). Pause che si intrecciano con la famiglia passata, antica: una saga familiare che si dipana attraverso un secolo intero, punteggiata da partenze e scomparse che non consentiranno mai di vedere occupata per intero la grande casa di un’intera famiglia: “i nostri figli se ne andranno... ... abbiamo messo al mondo un albero malato” Per concludere, c’è un passaggio che, secondo me, svela l’idea che ha spinto Giuseppe Lupo a scrivere L’albero di stanze: “... non aveva un passato da dimenticare, solo un avvenire da attendere con la freschezza della sua gioventù” una magnifica e sintetica rappresentazione dell’entusiasmo che accompagna chi, forte della propria identità (mai rinnegata) è partito non soltanto per necessità, ma per una consapevole scelta indipendente: “per seguir virtute e canoscenza” Romolo Chiancone - Padova, 12 ottobre 2015

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Giuseppe Lupo

Giuseppe Lupo

1963, Atella

Giuseppe Lupo (Atella, 27 novembre 1963) è uno scrittore e saggista italiano.Insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano e Brescia. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L'americano di Celenne (Marsilio 2000), con cui nel 2001 ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio Mondello opera prima, e nel 2002, in Francia, il Prix du premier roman. Successivamente ha pubblicato i romanzi Ballo ad Agropinto (Marsilio, 2004), La carovana Zanardelli (Marsilio 2008; Premio Grinzane Cavour-Fondazione Carical e Premio Carlo Levi), L'ultima sposa di Palmira (Marsilio 2011; Premio Selezione Campiello e Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (Marsilio 2013; Premio Giuseppe Dessì), L'albero di stanze (Marsilio 2015; Premio...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Compatibilità

Formato:

Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.

Compatibilità:

Gli eBook venduti da Feltrinelli.it possono essere letti utilizzando uno qualsiasi dei seguenti dispositivi: PC, eReader, Smartphone, Tablet o con una app Kobo iOS o Android.

Cloud:

Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.

Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore