Andavo a 100 all'ora. …e mi sembrava di volare
È sempre l’automobile la fonte inesauribile a cui Ruggero Campi attinge per trasmettere emozioni, sensazioni di un mondo, quello della mobilità, il quale, checché se ne dica, interessa tutti. Attraverso la rubrica “Autofocus” l’Autore ha continuato ad avere colloqui con i lettori del “Messaggero”, addirittura con la stessa automobile alla quale scrive una lettera d’amore, tentando di tenere viva e, in un certo senso, colorare, la figura dell’automobilista modello, spiritoso, impacciato ma sempre rispettoso delle regole. Sullo sfondo non mancano ricordi di officine, luoghi, personaggi illustri, amici e meccanici, quest’ultimi capaci di capire il linguaggio del motore che a suo modo timidamente a loro si rivolge con i classici rumori e borbottii; ed ecco allora che entrano in scena severi sacerdoti, Don Brillantina, Vigili integerrimi, Caputo, carburatoristi d’eccezione, Fabbroni, Clementi…, così come i maghi della meccanica, Pucciarini, Castellani, Marchetti, Santilli, in grado di vitaminizzare qualsiasi vettura. L’arco temporale in cui i racconti si sono succeduti è caratterizzato anche dal Covid e in diverse occasioni si percepisce l’amarezza di quel periodo delicato.
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Autore:
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:1 dicembre 2024
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