Il testo non è subito coinvolgente, occorre un po' per entrare nel mood della storia. Lo stile con cui è scritto non è scorrevole, le frasi sono spezzettate e spesso lasciate a metà. Ma se si prosegue nella lettura, improvvisamente, tutto cambia! Senti i suoni, sei infastidito dalle luci intermittenti, provi nausea e solitudine. Ci sei anche tu in quell'antibagno...
L' antibagno
Un ragazzo e una ragazza passano le loro serate seduti sul pavimento dell'antibagno di un Circolo di periferia, di fianco a un lavandino che gocciola di continuo, illuminati dalla luce fluorescente di un neon che ronza sopra le loro teste. È l'inizio del nuovo millennio e i due ascoltano musica da lettori cd portatili e nei loro appartamenti periferici guardano la tele da vecchi apparecchi con il tubo catodico e lo schermo bombato. La città intorno corre nelle strade nelle tangenziali nelle metropolitane mentre loro non fanno altro che starsene seduti di fianco a quel lavandino con le cuffie alle orecchie, come se fossero in attesa di qualcuno o qualcosa. Dentro quel posto sporco e maleodorante è come se vivessero in una dimensione parallela, una sorta di interzona ronzante e caustica. Mentre fuori, nel mondo reale, vivono una vita alienante e ripetitiva fatta di lavori inutili e solitudine. "L'antibagno" è un romanzo travolgente e fuori dagli schemi che si anima delle contorte figure espressioniste di Egon Schiele e della musica disperata e struggente di Kurt Cobain e dei suoi Nirvana. È un mondo a parte, un nonluogo immerso in un anfratto tra gli alti palazzi della periferia milanese dove le voci non hanno suono e le persone sono ombre che svaniscono nel buio.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2015
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Un ragazzo e una ragazza passano le loro serate seduti sul pavimento dell’antibagno di un Circolo di periferia.Milanese. È l’inizio del nuovo millennio e i due ascoltano musica da lettori cd portatili come se fossero in attesa di qualcuno o qualcosa mentre la città intorno corre nelle strade nelle tangenziali nelle metropolitane. Dentro quel posto sporco e maleodorante è come se vivessero in una dimensione parallela, una sorta di interzona ronzante e caustica. Fuori, nel mondo reale, vivono una vita alienante e ripetitiva fatta di lavori inutili e solitudine. L’antibagno è un romanzo travolgente e fuori dagli schemi che si anima delle contorte figure espressioniste di Egon Schiele e della musica disperata e struggente di Kurt Cobain e dei suoi Nirvana. È un mondo a parte, un non-luogo immerso in un anfratto tra gli alti palazzi della periferia milanese dove le voci non hanno suono e le persone sono ombre invadenti che svaniscono nel buio. Ognuno di noi può trovare nelle debolezze dei personaggi molto ben costruiti di questo libro, un po' di se stesso, vivono le nostre frustrazioni ed i nostri problemi quotidiani facendosi trascinare dall'autodistruzione. E' uno di quei libri che si leggono tutto d'un fiato, assolutamente travolgente, da non perdere!! Consiglio anche di vedere il booktrailer su youtube, rende benissimo l'idea....buona lettura!!
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