Apocalisse. Alle origini della fantascienza latinoamericana - Roberto Arlt,Aluísio Azevedo,Amado Nervo - copertina
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Apocalisse. Alle origini della fantascienza latinoamericana
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Descrizione


Un'antologia di racconti che ha come tema centrale l'apocalisse. Cinque grandi maestri della letteratura latinoamericana a confronto: gli argentini Roberto Arlt e Leopoldo Lugones, i brasiliani Joaquim Manuel de Macedo e Aluìsio Azevedo, il messicano Amado Nervo. Siamo alle origini della fantascienza, un genere che, anche quando immagina mondi perduti o futuri tecnologicamente avanzati, non smette mai di dialogare con il proprio tempo. Ed è per questo motivo che la scelta dei testi si è concentrata sui decenni 1850-1930, anni fondamentali per la definizione della nuova modernità della nazione latinoamericana.

Dettagli

22 aprile 2014
146 p., Brossura
9788897376262

Valutazioni e recensioni

  • FTLeo
    Apocalisse? Si può fare!

    Se vi piacciono storie brevi che hanno come tema centrale l'apocalisse, l'antologia di racconti "Apocalisse. Alle origini della fantascienza latinoamericana" potrebbe fare al caso vostro. I racconti contenuti nella raccolta sono cinque, scritti da cinque grandi maestri della letteratura latinoamericana: gli argentini Leopoldo Lugones e Roberto Arlt, i brasiliani Aluísio Azevedo e Joaquim Manuel de Macedo, e, infine, il messicano Amado Nervo. I racconti che più mi hanno colpito sono quelli degli scrittori argentini, due vere perle. In "Luna rossa" di Arlt la luna diventa improvvisamente rossa e da questo momento in poi strani fenomeni cominceranno a verificarsi in tutto il mondo seminando distruzione e morte. Come reagiranno gli umani? Dichiareranno guerra alla luna? "La pioggia di fuoco" di Lugones, anche questo molto molto bello, mi ha ricordato tantissimo l'incipit di quel capolavoro che è "L'eternauta", fumetto argentino del 1957, scritto da Héctor Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López. Solo che il racconto di Lugones, "La pioggia di fuoco", fu scritto nel 1906. È possibile che Oesterheld abbia preso allora spunto da questo racconto, per poi orientare il prosieguo in senso diverso? Farne quasi una sorta di continuo? Chissà! Anche gli altri racconti dell'antologia, "La fine del mondo", "Demoni" e "L'ultima guerra", meritano, di ottima fattura davvero, pure se secondo me, mio parere personale, non raggiungono il livello dei racconti di Arlt e Lugones, una spanna in breve leggermente al di sotto. Ripeto, se vi piacciono storie brevi che hanno come tema centrale l'apocalisse, quest'antologia può fare al caso vostro. E poi il prezzo del libro è irrisorio. Pertanto, come direbbe il mitico dottor Frederick Frankenstein, protagonista del celebre capolavoro di Mel Brooks del 1975 "Frankenstein Junior": "Si può fare!".

Conosci l'autore

Foto di Roberto Arlt

Roberto Arlt

1900, Buenos Aires

Figlio di immigrati europei (il padre prussiano, severissimo), fin da bambino si ribella alla rigida educazione familiare. A sedici anni lascia i genitori e vive senza fissa dimora per le strade di Buenos Aires. Lavora come meccanico, imbianchino, operaio portuale, commesso e intanto studia da autodidatta. Poi comincia a collaborare a qualche giornale e infine diventa giornalista a tempo pieno. Il suo primo romanzo, "El juguete rabioso" (Il giocattolo rabbioso) esce nel 1926 ed è la storia più o meno autobiografica della sua adolescenza nella caotica e affascinante Buenos Aires dei primi anni Venti. Tre anni dopo, "Los siete locos" (I sette pazzi) viene esaltato da alcuni come un capolavoro, ma anche bollato da altri come «scritto male». Nel 1931 esce il sequel...

Foto di Aluísio Azevedo

Aluísio Azevedo

(São Luís, Maranhão, 1857 - Buenos Aires 1913) narratore e commediografo brasiliano. Fu autore di forti romanzi e di commedie di successo (in collaborazione col fratello Artur, 1855-1908), in cui la denuncia sociale si manifesta in termini di acceso anticlericalismo e di meditato antirazzismo. Emergono i romanzi La pensione (A casa de pensão, 1884), L’uomo (O homem, 1887), Il falansterio (O cortiço, 1890), ispirati al descrittivismo ambientale di Zola e nella linea stilistica del portoghese Eça de Queirós.

Foto di Amado Nervo

Amado Nervo

1870, Tepic

Amado Nervo è stato uno scrittore messicano. Interrotti gli studi teologici, entrò in diplomazia e fu plenipotenziario in Spagna. Vivendo a lungo in Francia e Spagna, diede alla sua sterminata narrativa breve uno spirito moderno e cosmopolita, toccando, in una produzione poetica altrettanto vasta, delicati temi romantici e spirituali.Nelle sue raccolte poetiche (Perle nere, Perlas negras, 1898; Lira eroica, Lira heróica, 1902; I giardini interiori, Los jardines interiores, 1905) riversò la sua esuberante vena religiosa e mistica, seguendo i moduli più esterni dei poeti parnassiani. Più controllata, sebbene segnata da un forte estetismo, la fase successiva e ultima: A voce bassa (En voz baja, 1909) e L’amata immobile (La amada inmóvil,...

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