Quando la Sicilia era al centro del mondo, nei primi anni del XIII secolo, era anche una terra scossa dai venti di un feroce conflitto di successione all'ambito trono imperiale. Questo è il principio de "L'Aquila Nera" (Delos Book), un romanzo fantasy che ha per protagonista il giovane Federico Hohenstaufen. L'aspirante monarca è in fuga ma aiutato da un variegato gruppo di mentori e amici. Il principale antagonista è Markwald Anweiler, un avventuriero tedesco che cerca di impossessarsi del regno di Sicilia per conto di Filippo di Svevia, che considera Federico un usurpatore. Tutti questi personaggi memorabili sono immortalati dai disegni di Fabio Grasso. L'autore è Claudio Chillemi, che non è nuovo a racconti, romanzi e opere teatrali per ragazzi. Questo libro, primo volume di un'ideale trilogia, ha vinto il Premio Italia 2022 come miglior romanzo fantasy. L'erede degli Hohenstaufen e sovrano legittimo di Sicilia, nonché ragazzino di appena sette anni, non è un giovinetto che deve ancora formarsi ma è già colmo di abilità, forse proprio in virtù delle sue misteriose origini: rimasto orfano a quattro anni, è bello e poliglotta, sicuro di sé, la sua rabbia mette paura ai più grandi, è abile nella spada, non ha remore a uccidere il nemico e ordisce piani di fuga come un leader provetto. Già alimenta leggende sul proprio conto. Per quanto non esista alcuna documentazione storica sulla vita del sovrano svevo prima dei 13 anni, Chillemi riesce a dare basi solidissime ai suoi personaggi per reimmaginare alcuni fatti realmente accaduti. Un romanzo di formazione che si snoda tra storia e leggenda grazie anche all'ambientazione siciliana, da sempre crocevia di culture e civiltà, quest'antica isola piena di magia e misteri si rivela terreno fertile anche di creature fantastiche e presenze mitologiche (spettri e ciclopi, mostri, streghe e arpie). Il ritmo è altissimo e, senza nemmeno rendersene conto, il lettore si ritrova già tra le pagine del sequel...
