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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
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Oggi voglio parlarvi di un libro uscito già un po’ di tempo fa, nel 2006, che affronta con grande neutralità un problema spinoso, quello del conflitto arabo-israeliano. Il libro è “L’attentato” di Yasmin Khadra, edito per Sellerio. Lo scrittore si trova a scrivere sotto lo pseudonimo della moglie in quanto militava nell’esercito algerino e ne subiva la censura. Amin è il protagonista di questo romanzo ed è uno stimato medico arabo, che vive e svolge la sua professione a Tel Aviv, felicemente sposato, perfettamente integrato in una città che viene tenuta sotto scacco da continui attacchi terroristici. Dopo l’ennesimo turno estenuante in ospedale, torna a casa e subito riceve una telefonata dall’ospedale stesso, che lo richiama. Lui pensa che sia per andare in forza alla sua equipe e affrontare una nuova emergenza, mentre in realtà, quando arriva, scopre che lo hanno richiamato perché deve riconoscere il corpo dell’attentatore, la moglie: da lì nasce questo grandissimo dolore per la perdita della persona amata, ma ancor di più per non aver capito chi avesse a fianco, per non aver capito la sofferenza e il senso di inadeguatezza che la donna provava. Amin decide così di iniziare un viaggio sulle orme del fantasma della moglie, a partire dalla sua terra natia, per cercare di rispondere ai mille interrogativi che affollano la sua mente. È un libro aggiunge un piccolo pezzo in un grande puzzle dove le parole “integralismo” e “fondamentalismo” acquistano un altro significato.Buona lettura!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo romanzo è tra i più belli che abbia letto. Amin Jaafari è un chirurgo araboisraeliano, perfettamente integrato nella società Israeliana, che perde la moglie in un attentato suicida vicino al suo ospedale. Dopo qualche giorno il medico si rende conto che qualcosa non va e che la moglie potrebbe non essere la vittima, ma l’attentatrice.
questo libro ti fa capire la crescita personale del protagonista e ti aiuta a metterti nei panni degli altri. ma la fine? orribile. farò finta che l’ultimo capitolo non sia esistito perché ha rovinato il libro.
Una storia affascinante che evoca tutte le emozioni in gioco, rabbia e stupore, odio e amore, pena e gratitudine. Una storia carica di significato e dall'onerosa morale. Condannare la morte, quella del martirio, quella di chi sceglie di morire come massima aspirazione alla llibertà, perchè la vita è un sacrificio nonostante tutto (come dice l'autore). Ogni parola, ogni passaggio si impregnano di storia e sentimenti impossibili da ignorare e impossibili da travisare. Si capisce perfettamente qual è il messaggio dell'autore e quel che vuole rimanga dentro di noi. Un libro unico e da possedere.
Recensioni
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