Chris Cornell (1964-2017) è l'autore di “Like a stone”, forse la più bella e drammatica melodia scritta negli ultimi 20 anni nel rock, un’irraggiungibile performance vocale, un saliscendi di emozioni, che, a distanza di anni dalla morte di Cornell. rende ancora più drammatiche le parole di un interprete che ha reso immortale la sua musica, grazie a un’impronta vocale unica, personale, vicina ai più grandi. L’album di debutto degli Audioslave suona ancora attuale, prepotente e incredibilmente aggressivo, merito di musicisti eccezionali e di una produzione a firma di Rick Rubin perfetta dal punto di vista dell’amalgama dei suoni. Il suono della chitarra di Morello è la trasposizione di Page negli anni 2000, con un chiaro rimando all’esperienza crossover dei Rage Against the Machine. La batteria di Brad Wilk è estremamente presente, con quelle rullate tipiche di Bonham, una presenza che non è solo di accompagnamento. La ritmica in questo lavoro è essenziale, anche per merito del basso di Tim Commerford a tratti funky, in evidenza nella maggior parte delle canzoni. Su tutte, emergono “Cochise”, un inno rock intitolato a un capo indiano, con un riff che resta in testa come “Whole lotta love”, a cui e “Show me how to live”, con un altro incredibile riff di chitarra su una sezione ritmica tellurica.
