Azure

Un ritorno ipnotico all'espressione unica del duo di "musica all'unisono", Azure è tra gli sforzi più ridotti di Kenney e Kang in più di un decennio. Le sue cinque composizioni sono sottolineate da allusioni al mondo naturale e da una temporalità alla deriva, producendo una calma profonda che sale in archi di colore tonale.
L'apertura dell'album, Eclipse, è una composizione costruita intorno alla frase "eclipse... inside the eclipse", tratta dal libro Dictee di Theresa Hak Kyung Cha. Lasciando silenzi dolorosi tra ogni pronuncia - i radi interventi vocali di Kenney si intrecciano con i delicati toni della viola d'amore di Kang - gli elementi collettivi del brano producono una notevole tensione che ribolle all'interno della sua spaziosa calma. La traccia che dà il titolo al brano, Azure, prende il nome da un gioco di parole sul persiano "az u" o "da lei/lui/lui", ed è una meditazione sulle rime conclusive dei ghazal 413 del Divan di Hafez, come mâh az u, râh az u e âh az u, "la luna da loro, il sentiero da loro, i sospiri da loro". Impregnati di dolore e liberazione, in tutto il brano la voce di Kenney e la viola d'amore di Kang si intrecciano e danzano contro un drone di shruti, richiamando echi di momenti perduti in mondi lontani.