Bach

Per questo nuovo album, il pianista Alexandre Tharaud apre le porte della sua biblioteca immaginaria e guida il nostro sguardo verso l'inesauribile diversità di Johann Sebastian Bach. I brani accuratamente selezionati appaiono come un atto di trasmissione che suonerà come un richiamo a un ricordo lontano o come l'apertura di una finestra sull'ignoto, a seconda dell'ascoltatore. In questo spirito di ammirazione, rispetto e generosità, la personalità del traduttore si fa sentire tanto quanto quella dell'autore. Alexandre Tharaud ci invita a entrare nel suo spazio. Assume il ruolo di narratore e con lui scopriamo mille terre che credevamo familiari e che invece si rivelano inedite. Qui scrive per le sue mani, ridisegnando le linee immortali delle Siciliennes dal Concerto per organo e dalla Sonata per flauto, così come l'Aria per violino dalla Suite per orchestra. Non limitandosi a questi gioielli, la cui purezza meditativa risuona in modo particolare nel nostro tempo, egli rivolge la sua attenzione anche alla varietà degli stili di Bach e dipinge un ampio ritratto delle sfaccettature del compositore. Questo album ci ricorda il legame speciale che Alexandre Tharaud ha mantenuto per molti anni con la musica di Bach. L'album include anche alcune delle composizioni simbolo di Bach: La Sicilienne, la famosa Ave Maria di Bach/Gounod e l'Adagio del concerto per tastiera, basato sull'Adagio di Alessandro Marcello