Back to Basics

Primo album da solista dopo 33anni per il bassista leggendario dei Rolling Stones.
‘Back To Basics’ fa esattamente quello che promette. Si rivela spudoratamente un disco che torna alle origini. I testi sono dinamici, la melodia piacevole, la strumentazione pulita, sottile e completa.
Bill Wyman, dopo 33 anni, torna con un nuovo album da solista. Un album influenzato dalla musica di Tom Waits, Leonard Cohen, JJ Cale e dal suo background di artista inglese. Un disco raro, una fusione di stili e generi che lo rendono allegro , coinvolgente e con ritmiche blues piecevoli.
Come ci si poteva aspettare da uno dei più noti bassisti del mondo ‘Back To Basics’ Back To Basics’ è ricco di ritmo, di testi autobiografici, melodie appassionanti che stimolano l’ascolto.
L’ultimo album da solista di Bill Wyman risale al 1982. Ma l’artista si è tenuto sicuramente impegnato: 31 anni nei Rolling Stones, autore di 7 libri, fotografo che espone in tutto il mondo, possiede un marchio per metal detector, compositore, produttore televisivo e fondatore dei Rhythm Kings.
“Back To Basics” è un album riuscito che combina stili e generi differenti, nato da una scoperta fortuita: quella di una sessantina di demo inediti avvenuta mentre Wyman faceva ordine nel suo archivio.
Il CD comprende 12 tracce in totale, 8 delle quali sono nuove. Tra i musicisti che hanno collaborato all’album ci sono: Taylor, Guy Fletcher (Mark Knopfler), Graham Broad, Robbie McIntosh, Andy Wright (Jeff Beck, Eurythmics, Simply Red).