Bandiera bianca a Cefalonia - Marcello Venturi - copertina
Bandiera bianca a Cefalonia - Marcello Venturi - copertina
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Letteratura: Italia
Bandiera bianca a Cefalonia
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Descrizione


L'8 settembre 1943 gli 11.500 uomini della Divisione Acqui di stanza sull'isola greca di Cefalonia si vedono intimare la resa dal presidio tedesco, fino al giorno prima alleato. Gli italiani decidono di non arrendersi, dando così vita, in modo tanto tragico quanto spontaneo, al primo atto della Resistenza armata. Fronteggiano il nemico per otto giorni, prima di venire sopraffatti. Una parte di loro cade in combattimento, altri 6.500 dopo essersi arresi vengono trucidati e altri 1.300, imbarcati su navi da trasporto, muoiono a causa delle mine disseminate nello Ionio. Questo l'episodio storico da cui prende lo spunto la narrazione, romanzesca, di Bandiera bianca a Cefalonia, il cui protagonista, figlio di un ufficiale italiano vittima dell'eccidio, cerca di riannodare l'intera vicenda. Giocato su un doppio piano temporale, il presente del viaggio nell'isola sulle orme di un padre mai conosciuto e il passato della rievocazione storica, il libro ricostruisce con asciuttezza ed efficacia le drammatiche vicende che al suo apparire, nel 1963, contribuì in maniera determinante a far conoscere al pubblico italiano ed europeo. Alla scrupolosità del resoconto. Venturi unisce le movenze intense e partecipi della grande narrativa, tramandando «ciò che è accaduto, come nessun documento, nessun diario, nessuna storia potrebbero fare»; in queste pagine lo scrittore – a dirlo è Sandro Pertini – «raggiunge i vertici dell'arte senza tradire la realtà dei fatti, ma anzi, proprio per questo, meglio illuminandola».

Dettagli

29 luglio 2021
336 p., Brossura
9788804741220

Valutazioni e recensioni

  • Renzo
    Un'opera d'arte

    Cefalonia è un’isola del mar Ionio sita a ovest delle coste greche, immediatamente a nord dell’isola di Zante ed è tristemente famosa per l’eccidio degli uomini della Divisione Acqui che vi erano di stanza dopo l’occupazione della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale; il fatto avvenne a seguito della proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, allorché le nostre truppe furono lasciate senza precise istruzioni se non quella di reagire a eventuali attacchi provenienti da forze diverse da quelle angloamericane. A Cefalonia i tedeschi intimarono la resa al generale Antonio Gandin, comandante della divisione che ordinò alle sue truppe di reagire, decisione presa non tempestivamente a causa dell’incertezza del comportamento da tenersi, ritardo che agevolò l’afflusso di nuove truppe tedesche a sostegno del locale presidio in origine molto modesto e che ingaggiarono battaglia con l’aiuto dell’aviazione. I combattimenti durarono otto giorni nel corso dei quali non pochi nostri militati caddero sul campo, mentre circa 6.500, dopo essersi arresi, furono trucidati e altri 1.300, imbarcati su navi da trasporto con destinazione i lager tedeschi, morirono a causa delle numerose mine che infestavano il mar Ionio. Questa è la drammatica vicenda storica oggetto del romanzo di Marcello Venturi in cui il protagonista è il figlio del capitano Aldo Puglisi, una delle vittime dell’eccidio. Si reca a Cefalonia per visitare il luogo dove è morto suo padre, ma soprattutto per rintracciare due testimoni che l’aiutino a comprendere quello che accadde, per riannodare l’intera complessa vicenda. La narrazione si avvale di due diversi piani temporali, quello del figlio che cerca di ripercorrere quel che accadde, e quello del padre, testimone della sua stessa morte. Ne scaturisce un romanzo verità di grande impatto, drammaticamente bello, un’autentica opera d’arte.

Conosci l'autore

Foto di Marcello Venturi

Marcello Venturi

(Seravezza, Lucca, 1925 - Molare, Alessandria, 2008) narratore italiano. I suoi libri più noti s’ispirano alla guerra, nella linea del neorealismo: Dalla Sirte a casa mia (1952), Bandiera bianca a Cefalonia (1963), Gli anni e gli inganni (racconti, 1965). Le opere successive affrontano situazioni legate ai problemi della cultura agricola italiana: Terra di nessuno (1975), Il padrone dell’agricoltura (1979), Sconfitta sul campo (1982). La vena ironica prevale in Dalla parte sbagliata (1985), che racconta le vicende di una persona perseguitata dalla sfortuna, mentre in Il giorno e l’ora (1987) le fantasie del protagonista, un orologiaio, divengono metafora del tempo «scaduto». Sdraiati sulla linea (1991) è un’arguta confessione autobiografica; Tempo supplementare (2000) è un libro di memorie...

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