Le beatitudini (Matteo 5,1-16)
Le "beatitudini" erano affermazioni di felicità, attribuita agli dei o a re ed eroi divinizzati dopo la morte, poi agli iniziati ai riti misterici, rinati a nuova vita; di solito ogni frase è formata da una "protasi" che indica il soggetto cui è assicurata la beatitudine e da una "apodosi" che spiega in cosa essa consista. L'elenco più completo e più celebre di beatitudini evangeliche è proclamato da Gesù all'inizio della sua predicazione nel vangelo di Matteo; si tratta di otto affermazioni generali, seguite da una rivolta ai discepoli. Si mostra come esse non siano altro che formulazioni diverse della prima, che a sua volta corrisponde all'unica richiesta del Padrenostro e costituisce la sintesi del messaggio di Gesù, proposto come paradossale pléroma della Legge: chi chiede lo spirito, cibo da condividere, simboleggiato nella croce, è beato perché partecipa della regalità divina.
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Anno edizione:2014
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