Beni culturali umani. Reificazioni, risignificazioni, restituzioni
Il saggio esplora lo statuto giuridico dei resti umani che presentano un interesse culturale. Attraverso l'analisi di alcuni casi — come quello del Museo di Antropologia Criminale 'Cesare Lombrosò di Torino — la categoria dei 'beni culturali umani' viene indagata sotto tre profili principali. Viene esaminata, in primo luogo, la ragione per cui, con la morte, i corpi umani si trasformano, dal punto di vista giuridico, in 'cose'. Vengono analizzati, in secondo luogo, i limiti posti dalla natura 'umana' di queste cose alle possibili `risemantizzazioni' di cui possono essere oggetto, come accade quando ci si chiede, ad esempio, come conciliare il sentimento di pietà verso i defunti con un'esposizione museale di resti usati in passato per teorizzare le presunte radici biologiche del comportamento criminale. Infine, il saggio approfondisce il tema delle restituzioni dei resti umani, soffermandosi sulle ipotesi in cui queste mirano a realizzare una funzione "riparatoria".
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:12 febbraio 2025
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