Dopo aver scoperto "Il caso Bramard" ho seguito l'onda. Gran bell'intreccio, una storia che si dipana tra passato e presente, godibile, originale, incalzante. .
Le bestie giovani
Un orrore che riemerge dal passato. Una strage di cui il commissario Arcadipane cerca invano il motivo, finché non fa i conti con una verità che già avrebbe dovuto conoscere: «Cosí giocano le bestie giovani, prima di scoprire che i loro artigli non sono fatti per giocare».
«Chiedo, e trovo gente che non ha mai letto la saga di Bramard e Arcadipane. Oh, ma vogliamo scherzare? Quei due sono la risposta del Nord al commissario Montalbano! Sono l’invenzione del poliziesco piemontardo! Fango e pioggia, schiene diritte, tristezza, amori disperati, humor impassibile, violenza sepolta, sogni poetici, anarchia. E i corpi? Altro che la siciliana fisicità splendente. Qui i corpi sono una debolezza, un incidente, uno scandalo, una scusa. Scritture di cui si è persa la chiave. Solo nelle nebbie del Nord, dove “il sole è un lampo giallo al parabrise”, c’è gente del genere, e Longo la racconta da dio, con quel suo scrivere che ho studiato a lungo, come potrei studiare un cocktail, e adesso credo di aver capito: due parti di Fenoglio, due di Simenon, una di Paolo Conte e cinque di Davide Longo. Aggiungere una spezia che non so (qualcosa come una goccia di disperazione, direi, ma non so) e servire. Ne butti giú uno e poi non smetti piú. Giuro». - Alessandro Baricco
Forse dipende dalla struttura fisica solida, resistente, eredità di miseria e fatica, ma per Arcadipane mollare è fuori questione. Perciò, quando in un cantiere alla periferia di Torino vengono alla luce le ossa di dodici corpi – uomini e donne uccisi con un colpo alla nuca – e una squadra specializzata in crimini della Seconda guerra mondiale lo taglia fuori dal caso, lui non ci pensa nemmeno a farsi da parte. E dire che di fastidi ne avrebbe a sufficienza. Ma c’è un bottone di jeans trovato vicino ai cadaveri che proprio non gli dà pace. Comincia da questo indizio la sua indagine parallela, nella quale coinvolge Isa, una giovane agente dal carattere impossibile, e Corso Bramard, suo vecchio capo e maestro. Con loro porterà alla luce una trama eversiva maturata nel buio degli anni Settanta. Un tentativo di cambiare la storia politica del Paese che qualcuno vuole insabbiare per la seconda volta.-
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Alberino Olè 12 gennaio 2025Una bella conferma
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Matteo 30 dicembre 2024Fantastico
Ogni libro con Bramard e Arcadipane è scritto con cura e ti accompagna nel suo mondo senza lasciarti la possibilità di staccarti
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Dolores Mambelli 18 marzo 2022Davide Longo , una conferma.
Il secondo romanzo della saga di Bramard e Arcadipane conferma la maestria di Longo nel raccontare fatti e misfatti ; in questo caso una vecchia storia che riemerge dal passato e che ci fa tornare ad un periodo buio della storia italiana . Lo scrittore procede come sempre con il suo particolare modo di raccontare , schietto e asciutto, con i suoi protagonisti che si differenziano dai soliti personaggi polizieschi , senza appesantire la storia di tic e nevrosi che in certi casi prevalicano l'indagine in sé.
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