Bianco, benestante, ambientalista è il terzo libro che leggo dell'autore Fabio Balocco (gli altri sono Il mare privato, Altreconomia ed.; San Vito Lo Capo. Sicilia. Italia), ma in assoluto il primo biosaggio. La forma riporta ad un diario di vita, in cui sono annotati i passaggi (economici, politici, sociali) che, poco a poco, hanno prodotto la dissociazione tra l'uomo occidentale e la natura. Un gap incolmabile che è possibile "vedere" solo attraverso il racconto personale dell'autore degli ultimi 60/70 anni. Sarebbe riduttivo descriverlo come opera di denuncia verso la società del capitalismo, perché questo libro avvolge e narra senza veli ciò che siamo, che eravamo e che avremmo potuto essere se la compulsione dei nostri tempi non ci avesse trasformato in automi del consumo. Bianco benestante ambientalista svela la nostra cecità; l'opulenza, l'oggettificazione dei costumi, la distorsione del valore della bellezza; racconta il regresso (alias sviluppo) di cui siamo artefici e che ci rende orbi alla nostra stessa povertà. Il senso di straniamento che trapela da questo libro ci riguarda tutti: perché se è vero che l'iper produttività, e con essa la violenza sulla terra, rappresenta l'unica, illusoria, ancora di salvezza di questa società sbandata, l'ambientalista bianco e benestante - nella sua apparente impotenza - si fa alter ego di una coscienza collettiva che pure merita riconoscimento.
Bianco benestante ambientalista. Natura e società a cavallo di due secoli
Se sei bianco di pelle puoi anche essere benestante; se sei bianco e sei benestante è possibile che tu ami la natura e che ti batta per la sua tutela: un ambientalista, quindi. Ma purtroppo questo significa nel mondo di oggi che la tua impronta ecologica confligga con la tutela della natura. Impronta ecologica determinata dai cambiamenti epocali che si sono verificati in natura e società a cavallo di questi due secoli e di cui l'autore è testimone. Un'opera che forse può contribuire a comprendere meglio la realtà di oggi. "Il titolo di quest'opera racconta tanto il nostro mondo, ben al di là dell'ambientalismo: ci mette di fronte a uno specchio dove vediamo un'immagine rotta, soprattutto in questi tempi di bontà che genera fatturato. La vita di un ambientalista rigoroso segue una traiettoria prevedibile, in salita. Forse come tutte, ma la vita dell'ambientalista rigoroso è una retta scolpita nella roccia. Si nasce con pensieri e sensibilità diverse e per tutta la vita ci si sente inesorabilmente diversi."
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:29 marzo 2025
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Lageraci 10 maggio 2025Bianco, benestante, ambientalista
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