La Bibbia di Freud
Sigmund Freud, il cui secondo nome è Shlomo, iniziò la sua formazione leggendo la Bibbia e opere classiche. A sette anni leggeva la Saga di Davide e re Saul, a otto Shakespeare e all’esame di maturità tradusse Edipo Re. Questo libro vuole mostrare, essenzialmente, perché la Bibbia sia stata l’imprescindibile sfondo genetico della psicoanalisi freudiana. «La più grande scoperta scientifica di Freud, il cosiddetto “Complesso di Edipo”, potrebbe essere ridenominato “Complesso di Davide, Amleto e Edipo”, definibili tutti e tre principi in conflitto con l’autorità regale e paterna. Che dietro tutto questo vi fosse il padre di Freud Jakob, la sua vita e la sua morte, e la sua ostinata lettura del “Libro dei libri” (la Bibbia), è facile intuizione ma non fu facile scoperta, ma anzi lenta e dolorosa. Questo libro, rapido ed essenziale, vuole quindi mostrare, conseguentemente ma essenzialmente e sempre in modo testualmente verificabile, perché la Bibbia sia stata l’imprescindibile sfondo genetico della psicoanalisi freudiana e l’origine del suo ethos personale e scientifico». (Paolo Jachia)
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Anno edizione:2025
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