Oggi, è possibile definire questo libro solo in un modo: vecchio. Ute Ehrhardt vuole una conversione di massa del genere femminile, ebbene questa operazione è già avvenuta ed è sotto gli occhi di tutti. L'essere aggressiva e "macha" è diventato l'imperativo categorico delle giovani femmine le quali assumono gli atteggiamenti più scontati di un bullo maschio della periferia metropolitana. L'autrice ci fa credere che il successo del mammifero femmina è a portata di mano in ogni settore della vita: lavoro, vita affettiva, relazioni sociali ecc...., basta comportarsi come un'incrocio tra un serpente a sonagli e una coniglietta di playboy. Vi sono, è vero, persone che per natura propria si esprimono così, ma moltissime altre non fanno altro che scimmiottare la kapò di turno la quale dispensa consigli sulla psiche maschile degni di una centro di vivisezione. Come al solito è ripetitivo ma necessario ricordare che tutti questi comportamenti sono fastidiosi e ridicoli in entrambi i sessi e corrispondono immancabilmente a forme malcelate di grande debolezza caratteriale.Gente così è solo da compatire. L'ideale sarebbe sempre essere se stessi, anche quando ci capita di nascere di natura affettuosa , gentile e serena. Meglio dunque ridere sopra questo genere di scartoffie.
Le brave ragazze vanno in paradiso le cattive dappertutto
Le “brave ragazze” sono disponibili, modeste, gentili, generose, non si arrabbiano, sanno ascoltare e mettere sempre gli altri a loro agio. Quante di noi riconoscono in queste parole ciò che ci insegnano sin da piccole? Quello che non ci insegnano è che una “brava ragazza” è spesso una ragazza che ha paura. Ansia di non piacere, di non essere abbastanza, o di non essere come gli altri la vogliono. Timore di dire di no, per non scontentare il partner, i figli, gli amici, i colleghi, persino gli sconosciuti. Paura di non essere all’altezza, nonostante le mille attività che gestisce con successo in casa e sul lavoro testimonino esattamente il contrario. Vorremmo eccellere ma senza prevaricare, essere critiche ma non giudicanti, affermare la nostra opinione senza imporla, essere sicure di noi stesse senza spaventare, sembriamo tranquille ma dentro siamo tormentate dai conflitti. Un crogiuolo di emozioni che ci danneggiano, ci bloccano, provocano insicurezza e stress. Quello che non ci insegnano è che per essere felici dobbiamo innanzitutto… smettere di fare le “brave ragazze”. Con empatia e chiarezza, questo bestseller offre un percorso efficace per liberarsi di tutti i lacci e i limiti che gli altri, con la nostra complicità, cercano di imporci. E per esprimere finalmente a pieno tutto il nostro potenziale, realizzate e soddisfatte di essere quello che siamo.
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Anno edizione:2024
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MASSIMO CASTELLI 04 marzo 2009
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