Bridges

Il virtuosismo del violinista polacco Adam Bałdych gli permette di superare con sorprendente facilità ogni limite: i confini del suo strumento, le barriere tra i generi, la distinzione tra composizione e improvvisazione. Baldych è un musicista “virtuoso e in grado di regalare grandi emozioni” (Fono Forum), che usa la tradizione come punto di partenza per nuove e sperimentali avventure al di là del jazz. Bałdych è nato nel 1986. Dopo un lungo soggiorno negli Stati Uniti, dove ha proseguito gli studi presso il rinomato Berklee College di Boston, e poi a New York, non è passato molto tempo prima del suo successo internazionale. Il nuovo album di Adam Bałdych “Bridges”, non fa che confermare le aspettative su questo giovane talento. In “Bridges” Bałdych suona con il pianista norvegese Helge Lien e il suo trio. “Ho ascoltato i suoi ultimi due album con grande interesse”, spiega Bałdych. “Il produttore Siggi Loch mi aveva dato un loro disco, e sono rimasto impressionato dal modo in cui questo trio fa musica insieme. Ero alla ricerca di un trio con pianoforte che avrebbe suonato le mie composizioni in un modo particolare, che potesse unire due personalità musicali, la mia e quella del pianista “. Helge Lien ha dimostrato di essere la scelta ideale per questo progetto.