Recensioni C'era una volta una donna che cercò di uccidere la figlia della vicina


Tra crudo realismo e senso del fantastico una raccolta di storie che reinventa la tradizione di Gogol e Poe e racconta la Russia contemporanea come se fosse un atroce, fiabesco scherzo del destino.

«Un’incantevole raccolta di racconti umani e spassionati come Cechov, foschi e divertenti come Beckett, cupi e spiazzanti come Poe». - The Independent

Una città messa in ginocchio da una violenta epidemia; un colonnello visitato in sogno dalla moglie defunta che gli intima di non sollevarle il velo dal viso; una donna pedinata da un tale che sostiene di essere suo marito. Apparizioni, interventi sovrannaturali, incubi e scherzi del destino. Dai Canti degli slavi orientali, le Allegorie, i Requiem e le Fiabe prorompe una galleria di personaggi sulfurei e vibranti. Tratteggiati col piglio inimitabile dell’enfant terrible della letteratura russa.)
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