“C’è sempre qualcuno che resta deluso”, rimanda un po' alle atmosfere descritte dalle pagine Raymond Carver e un po' a quelle raccontate da Fernando Pessoa. Nel romanzo di Massimo Luongo, come in ogni storia narrata in questo specifico stile c’è un comune denominatore ed è l’inquietudine. Da essa nasce ogni contraddizione che spinge a fare scelte di vita sulle quali, prima o poi, si è costretti a tornare per riflettere, capirne il senso e giudicare quanto abbiano condizionato il corso della propria esistenza. Tutto si sviluppa nell’arco temporale di un anno in cui si condensano avvenimenti che lo spingono a farsi domande a cui dare risposte che, anche se scomode da accettare, dovranno servire ad indirizzare nel modo giusto quel che resta della sua vita. Quella del signor Tramontano,è la storia di un uomo che si destreggia tra la fede e la ricerca di Dio sconfessata puntualmente dai suoi vizi, l’amore per la poesia vissuto in un mondo che usa un linguaggio tutt’altro che poetico, l’attaccamento alla sua città che vede sempre più vilipesa dall’indifferenza altrui e propria, il valore della famiglia da lui stesso rovinato per la ricerca di un sogno di libertà e il rifiuto dei calici amari che, al contrario, lo portano a sentirsi sempre meno libero e recluso in una solitudine velenosa. Una solitudine in cui sarà accompagnato da Frida, la sua cagnetta fedele, una meticcia adottata in passato per causa di forze maggiori. E poi la passione per le donne, l’amore per sua moglie e per le figlie che vede sfumare, di fronte al quale non riesce a trovare un rimedio per rivitalizzarlo; la ribellione verso il costante rifiorire di razzismi ed omofobie di una società in cui non si riconosce. Ma soprattutto l’importanza del sentimento dell’amicizia e dell’impotenza che deriva dalla perdita di essa. Tramontano deve affrontare un lutto inaspettato (questo succede subito, ad inizio della storia), il suo amico di sempre, Guastaferro, muore e da quel momento tante cose cambieranno nella vita e nei pensieri del protagonista. E poi la passione per le donne, l’amore per sua moglie e per le figlie che vede sfumare, di fronte al quale non riesce a trovare un rimedio per rivitalizzarlo; la ribellione verso il costante rifiorire di razzismi ed omofobie di una società in cui non si riconosce. In conclusione ed al contrario di ciò che pensa il signor Tramontano, il lettore potrà affermare che quella delusione sempre in agguato nelle nostre vite, la si può evitare; basta nutrirsi con la forza dell’amore, l’amicizia, la poesia, la buona lettura, l’arte in ogni sua forma. In buona sostanza, ciò che ha lasciato detto Fedor Dostoevskij : “La bellezza salverà il mondo” , in ogni caso ci salverà quantomeno, dall’influenza negativa di qualsiasi delusione.
C'è sempre qualcuno che resta deluso. I risvegli di Tramontano e Frida
Nel mondo degli uomini, alla fine c'è sempre qualcuno che resta deluso e spezza la catena dell'amore a causa della propria infelicità. "... la vita è come un concerto jazz; nella session bisogna usare parecchia istintività, cogliere al volo spunti e sfumature." Il signor Tramontano ascolta questa frase e pensa al suo vissuto. Sa bene che sull'argomento non esiste la verità assoluta, ma deve ammettere che è un'immagine efficace per descrivere una visione della vita. Lui ha già voltato la boa dei cinquant'anni, si porta sulle spalle il peso di scelte più o meno discutibili ed eventi tragici. Una vita spesso complicata dai suoi vizi, ma anche addolcita dalle sue virtù. Eventi che gli hanno procurato l'illusione di sentirsi pronto ad affrontare qualunque imprevisto. Ma sulla strada trova un inciampo che non aveva mai messo in conto, è la morte improvvisa e imprevedibile di Guastaferro, il suo amico di sempre. Da lì in poi ci saranno molte cose da risistemare; è una situazione che obbligherà il signor Tramontano a dover prendere decisioni. Accompagnato da Frida, la sua cagnetta fedele, proverà a rimettersi in carreggiata. Lui sa che c'è un solo modo per riuscire nell'intento: riconquistare gli affetti familiari senza per questo snaturare il suo modo d'essere.
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Anno edizione:2018
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