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Il ritratto dell’umanità che Ionesco ci offre non si presenta, se non in minima parte, come pittura e critica di costume, come ricostruzione grottesca e paradossale di caratteri e di situazioni. La sostanza è molto più impegnativa e tormentosa, di una natura che tende in qualche modo all’assoluto: la ricerca del senso e del perché della vita. Un tentativo, implicito o esplicito, che si rinnova in tutte le opere e che regolarmente fallisce, poiché nell’autore non c’è risposta. Ma è un’ansia genuina, per quanto sapientemente controllata, che costituisce la forza, o forse il presupposto della forza drammatica e poetica di questo teatro, il quale certamente per questa via, favorito dal tramite della forma comica, ha stabilito il suo tenace e fecondo contatto con il pubblico.
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Di Ionesco avevo visto solo quadri e anche questo è un po' assurdo. I suoi dipinti hanno l'aria della tavola delle tabelline dei quaderni a quadretti in terza di copertina. Come nei quadri Ionesco si mette davanti al supposto, traccia qualche tratto aspettando che quel tratto gli dica qualcosa, così fa con il suo teatro. Mette sul palco qualche personaggio e lascia che altri suonino alla porta e raccontino a lui stesso battute e trama. Se fanno ridere, se fanno piangere ci riconosciamo in quei personaggi con le nostre manie e assurdità. A tratti ho avuto la sensazione di trovarmi al tavolo in mensa, dove non sapendo che dire tutti raccontano di qualcosa che non fa quasi mai presa sugli altri. Ricordando Vasco Rossi potrei dire: "ognuno col suo viaggio, ognuno diverso e ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi", "sperando ci sia un incendio anche piccolo" dice il capitano dei pompieri. In fondo siamo tutti dentro quel salotto inglese, con tanti orologi diversi, con tempi diversi a scandire vite diverse, Ora so come si pettina la cantatrice, ma l'umo che si lega le scarpe perchè non da il titolo almeno ad un articolo a piè pagina del giornale?
Divertentissima commedia del mitico Ionesco, uno dei più grandi esponenti di ciò che viene definito Teatro dell'Assurdo. Anche in quest'opera Ionesco gioca con la normalità delle situazioni ma la completa assurdità degli eventi. Forse una delle sue opere più iconiche. Lettura veloce, scorrevole e soprattutto piacevole.
Una straordinaria opera teatrale. E' tutto il contrario di tutto, l' Assurdo!!!!Divertentissima!!!!
Recensioni
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