I canti di Maldoror. Testo francese a fronte
Con questa raffinata versione del poema, singolarissima e allo stesso tempo intimamente fedele, Luca Salvatore ha vinto il Premio «Città di Monselice» per la traduzione letteraria.Con la prefazione di Maurice Blanchot.
“I Canti di Maldoror” del sedicente conte di Lautréamont – nato col nome di Isidore Ducasse a Montevideo nel 1846 da genitori francesi, e morto a soli 24 anni a Parigi in circostanze misteriose, come fu la sua vita – sono un grande poema dell’inconscio, pieno di ferocia, idee morbose e deliri, un vorticoso racconto demoniaco, smodato e ironico, in cui si susseguono sanguinose atrocità, sadiche efferatezze e crudeli trasgressioni delle norme sociali dell’epoca. Una delle imprese letterarie più radicali dell’Ottocento. Blasfemi, erotici, a tratti grotteschi, questi “Canti” allucinati catturarono l’immaginazione di diversi artisti e scrittori: Modigliani, Verlaine, Gide, Breton... E non sorprende che i primi ad apprezzare questo libro eccessivo e sconvolgente furono proprio i surrealisti. Come disse il loro capofila: «Tutti i pensieri e le azioni più audaci che si compiranno nei secoli, hanno trovato qui una formulazione preliminare nella loro legge magica».
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Anno edizione:2025
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