Anche questo libro di Kent Haruf mi è piaciuto moltissimo, con il suo stile scarno e asciutto con cui racconta con semplicità vite ordinarie vissute in luoghi altrettanto ordinari, se non desolati. Le descrizioni sono meravigliose e i protagonisti vengono tratteggiati magnificamente; leggendo, ti sembra di essere al loro fianco, ad osservare e condividere la quotidianità delle loro vite. Meno commovente di “Benedizione”, ma altrettanto profondo; qui, a farla da padrone, è solo la forza della vita e della giovinezza, la morte, seppur presente, resta ai margini, molto lontana. Consigliatissimo, così come gli altri romanzi di questo grande scrittore americano. La mia valutazione è di 4,5 su 5.
