⭐️⭐️⭐️⭐️ Ero estremamente, estremamente curiosa di leggere diverso personaggio. Mi aveva affascinato incuriosita fin dal primo volume e ahimè, in realtà comunque in maniera piacevole perché ho apprezzato anche i precedenti, ho dovuto aspettare l’ultimo volume per poter leggere finalmente di lui. Il personaggio maggiormente problematico, dannato, corroso dei propri demoni dei propri sensi di colpa. Fin dei primi volumi abbiamo visto il suo essere dipendente, e la sua dipendenza ci è stata mostrata sempre più critica nel corso dei libri fino ad arrivare alla drastica overdose del penultimo volume. E quindi, un personaggio che ha sempre affascinato per questa sua problematica, c’era anche salvo accennato i motivi della sua dipendenza dovuti alla perdita della sua fidanzata ai tempi del liceo che l’hanno segnato da ragazzino è ancora tuttora si trascina il senso di colpa di non essere riuscito a salvarla. L’essere andato in overdose, lo ha decisamente aiutato a dare una svolta alla sua vita e a vedere le cose in una prospettiva differente. Avevamo già letto il volume precedente di come lui, decisamente spinto dagli amici, inizia il percorso di riabilitazione e deciderà di prolungarlo e prendersi maggiore tempo per sé dopo aver capito di non voler ricadere nelle abitudini e nella dipendenza e quindi decide di prendersi ulteriore tempo, nonostante formalmente il suo percorso fosse terminato. Questo volume nella prima parte ci presenta ciò che succede nelle settimane prima la sua overdose, ovvero il conoscere una ragazza distrutta in un cimitero, la cui parvenza è quella della sua ex defunta, ma il dolore che scorge negli occhi di quella ragazza a farlo avvicinare a volerla aiutare. Ci legge la stessa disperazione, la stessa desolazione che vive nella sua anima. Da questo primo incontro i due inizieranno a vedersi, lei gli spiegherà quanto ha perso in un solo giorno e
