Carteggio

(Pescasseroli, L’Aquila, 1866 - Napoli 1952) filosofo, critico e storico italiano. Senatore dal 1910, per un anno ministro dell’istruzione con Giolitti nel primo dopoguerra, mostrò un’iniziale indulgenza tattica verso il fascismo; dopo il 1925 (quando, su invito di Giovanni Amendola, redasse il Manifesto degli antifascisti) mise in atto una ferma opposizione aventiniana. Godette tuttavia di una certa libertà che gli permise di continuare le pubblicazioni della sua rivista «La Critica», redatta prima dell’avvento del fascismo, in collaborazione con G. Gentile. Dopo il 1943 si trovò presidente del partito liberale e componente del comitato di liberazione: fu ministro nei governi Badoglio e Bonomi, poi senatore di diritto; nel 1947 si dimise...

(Cremona 1859 - Sanremo 1915) filologo e critico italiano. Insegnò letterature neolatine nell’università di Milano. Scrisse numerosi saggi di critica letteraria, di glottologia, di folclore, di storia dell’arte. Fu tra i fondatori del «Giornale storico della letteratura italiana» e diresse la rivista «Studi medievali». Tra le sue opere si ricorda il pregevole studio su L’influsso del pensiero latino sopra la civiltà italiana del medioevo (1897).