Il libro fu pubblicato a puntate sulla rivista "Nuova antologia" nel 1920, poi dalla storica casa editrice Treves nel 1921. Questo libro è emblema di un certo patriarcato italiano e della sua espressione nelle dinamiche familiari di un tempo. La casa nel vicolo è quella di Antonietta, una ragazza andata sposa a Don Lucio, benestare conoscente della sua famiglia. Antonietta porterà con sé a Palermo, da un paesino, anche la sorella Nicolina e assieme a lei diventa vittima del dispotismo di Lucio che le possiede mente e corpo in una vicenda che nel volgere delle poche pagine del libro assume sempre più un alone di miseria e rassegnazione se non fosse per la flebile luce dei tre figli della coppia e in particolare della voce di Alessio, il figlio più curioso e recalcitrante al marionettismo del padre, con il quale spezza il filo che lo avvinghiava tanto stretto quanto quelli con i quali Lucio aveva legato a sé Antonietta e Nicolina.
La casa nel vicolo
Antonietta, figlia di un contadino strozzato dai debiti, va in sposa a don Lucio: un usuraio considerato un benefattore. La giovane lascia la casa di campagna per trasferirsi in città assieme alla sorella minore Nicolina che la deve seguire, per un breve periodo, affinché non si senta sola e smarrita. Ma Nicolina non tornerà più a casa e sarà costretta a servire il cognato-padrone, anche nelle richieste più intime, fino alla tragedia che coinvolgerà il nipote Alessio. Il volume fu pubblicato nel 1921 da Treves per poi cadere, come l’autrice, nell’oblio. La riscoperta avviene negli anni Ottanta, grazie a Leonardo Sciascia che accostò gli scritti della Messina a quelli di Pirandello.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2018
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Il libro fu pubblicato a puntate sulla rivista "Nuova antologia" nel 1920, poi dalla storica casa editrice Treves nel 1921. Questo libro è emblema di un certo patriarcato italiano e della sua espressione nelle dinamiche familiari di un tempo. La casa nel vicolo è quella di Antonietta, una ragazza andata sposa a Don Lucio, benestare conoscente della sua famiglia. Antonietta porterà con sé a Palermo, da un paesino, anche la sorella Nicolina e assieme a lei diventa vittima del dispotismo di Lucio che le possiede mente e corpo in una vicenda che nel volgere delle poche pagine del libro assume sempre più un alone di miseria e rassegnazione se non fosse per la flebile luce dei tre figli della coppia e in particolare della voce di Alessio, il figlio più curioso e recalcitrante al marionettismo del padre, con il quale spezza il filo che lo avvinghiava tanto stretto quanto quelli con i quali Lucio aveva legato a sé Antonietta e Nicolina.
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