Bellissimo romanzo di Trollope, peccato per la traduzione della Garzanti che lascia un po’ a desiderare anche per gli errori ortografici presenti nel libro. Come la maggior parte dei libri scritti da questo autore il protagonista, il reverendo Harding, è gravato da un forte tormento interiore relativamente al suo compito di ecclesiastico. L’autore narra la quotidianità della vita di persone semplici declinandola nella campagna inglese dell’epoca vittoriana.
Prendendo le mosse da alcuni interrogativi che scuotevano la chiesa anglicana di metà Ottocento, "Un caso di coscienza" ci conduce al cospetto di dilemmi morali di portata universale: il rapporto tra lo "stato cristiano" dell'Inghilterra e le prerogative temporali del clero; la responsabilità dei singoli, che possono diventare complici, più o meno consapevoli, di un'ingiustizia; l'impiego delle risorse finanziarie a disposizione della comunità. E, al di là di tutto questo, il ruolo dell'intellettuale, che ha il potere della parola, e si trova a farne uso, sia esso un romanziere o un giornalista, un riformatore sociale o un prelato che si rivolge ai fedeli dal pulpito.
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Edizione:3
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Anno edizione:2011
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linetteferri 10 agosto 2023Buon libro
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