La cattedrale dei morti. Le indagini di Vitale Federici - Marcello Simoni - copertina
La cattedrale dei morti. Le indagini di Vitale Federici - Marcello Simoni - copertina
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Letteratura: Italia
La cattedrale dei morti. Le indagini di Vitale Federici
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Descrizione


Dotato di arguzia e di un formidabile spirito di osservazione, il giovane Vitale Federici, cadetto di Montefeltri, viene chiamato a indagare su un concatenarsi di delitti all'apparenza insolvibili. L'Italia di fine Settecento, tuttavia, si rivelerà presto ai suoi occhi come un insidioso gioco di apparenze, sotto il quale si celano le macchinazioni di aristocratici, religiosi e magistrati. Le città di Roma, Urbino e Venezia diverranno per lui autentiche trappole mortali, dalle quali potrà salvarsi soltanto grazie al lume dell'intelletto e all'arte della dissimulazione.

Dettagli

28 febbraio 2025
224 p., Brossura
9788822781611

Valutazioni e recensioni

  • Nel primo "caso" di Vitale, il richiamo a Sherlock Holmes è fortissimo, anche nell'atteggiamento del personaggio di far mostra della sua abilità deduttiva su chi lo circonda. Unendo a questo l'omaggio (diciamo) al genere caccia al tesoro storico, con cattivi intenzionati a farti la pelle per impedire il successo della ricerca, a mio modesto parere troppo aderente ai cliché del genere, e troppo frettolosamente risolto, propendo per vedere questa prima avventura nella luce di un miscuglio di elementi letterari di facile presa sul pubblico dei lettori, senza particolare sforzo: come ho già detto per altri racconti del genere, tutto si fonda sul movente per cui questo segreto deve essere nascosto con così tanto impegno e rischio; in questo caso, un fumoso riferimento a un pericolo per la fede nella religione cattolica, se venisse scoperto un ninfeo nei sotterranei di una cattedrale non mi sembra un motivo sufficiente per mettere in piedi tutta la faccenda, neanche nella Urbino del 1700. Nel secondo racconto, e arriviamo alla mia seconda perplessità, si usa come arma del delitto l'aconito, che uccide al contatto. Il disvelamento della suddetta arma, e l'arma stessa, del resto, sanno molto di omaggio (diciamo) a Il nome della rosa di Eco. In questo senso, anche in questo caso, la storia è risolta in maniera frettolosa e, a me che ho notato questo nesso, sembra in maniera facile per essere interessante per un lettore, senza sforzarsi a trovare qualche elemento nuovo. La "fretta" nella conclusione è un elemento presente anche nell'ultima storia, in cui però ho apprezzato l'aspetto "giallo", anche se anche qui il tema degli omicidi in serie per vendetta richiamano altri detective letterari, per altro già citati in precedenza (sto pensando allo Studio in Rosso di Conan Doyle, per dire), e rimane il fatto che la "velocità" non tanto della risoluzione dell'enigma in sé, ma delle condizioni al contorno, anche quelle potenzialmente pericolose per il protagonista, tolgano pathos e curiosità al lettore.

  • In questi tre racconti vediamo il protagonista compiere una crescita molto coinvolgente e piacevole: se solamente leggendo il primo non si riusciva a comprendere che tipo di persona fosse, limitandoci a scoprire ed apprezzare quanto fosse scaltro, osservatore e molto logico, con gli altri due scopriamo qualcosa di più circa la sua storia passata, gli eventi che l'hanno segnato, gli affetti che l'hanno circondato, potendo dare ulteriore spessore a Vitale Federici, meritevole di attenzione e di complimenti, che fortunatamente alcuni dei personaggi che incontra gli fanno. Gli sfondi storici e le location scelte dall'autore, poi, consentono al lettore di apprezzare maggiormente ogni singola storia, tanto da invitare a dire "ancora una pagina, poi basta" finché non si arriva alla fine. Il ritmo e lo stile di Marcello Simoni sono inconfondibili: capace com'è di tenere alta l'attenzione del lettore lascia che questi possa crearsi una piccola bolla e, estraniandosi da tutto, immergersi totalmente nelle situazioni che realizza.

Conosci l'autore

Foto di Marcello Simoni

Marcello Simoni

1975, Comacchio

Marcello Simoni è un autore italiano. Ex archeologo, laureato in Lettere, ha svolto il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte (2011). Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria «Writers Magazine Italia». Con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton 2011), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Bancarella. Nel 2012 sempre con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell'alchimista, nel 2013 Il labirinto ai confini del mondo e L'isola dei monaci senza nome. Del 2014 è L'abbazia dei cento peccati, e nello stesso anno il suo racconto "La prigione delle anime" appare nell'antologia Delitti di Capodanno, sempre per Newton Compton....

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