Tenore. La sua carriera, svoltasi prevalentemente in Italia e nei teatri sudamericani, ebbe la fase culminante negli anni 1921-29, quando fu uno dei cantanti preferiti da Toscanini alla Scala. La sua voce presentava qualche inflessione gutturale o nasale, ma, ottimamente educata, si piegò alle esigenze di un repertorio molto vasto (dalla Lucia di Donizetti ai principali personaggi verdiani, in particolare Otello, ad alcune opere di Wagner e al melodramma verista), assecondando, sia nel canto patetico sia in quello di slancio, un temperamento musicalissimo e un fraseggio appassionato.