Compositore svedese di origine tedesca. Trasferitosi a Stoccolma nel 1778, fu vicemaestro (1781) e poi (1788) maestro di cappella alla corte di Gustavo iii. Per ordine del re fu in Italia, a Parigi, Londra, Vienna, a scopo di studio, ed ebbe modo di conoscere Gluck, Haydn e altri celebri compositori. Le sue opere teatrali (importanti nello sviluppo del genere in Svezia) risentono dell'influsso di Gluck (fra i titoli: Proserpina, 1781; Enea a Cartagine). Significativa anche la produzione strumentale, comprendente quartetti per archi, sonate per pianoforte e violino, e soprattutto sinfonie che risentono dell'influenza della scuola di Mannheim e, negli ultimi anni, del gusto preromantico (ad es. la Symphonie funèbre in morte di Gustavo iii , 1792). Ampia anche la produzione vocale (arie e musica sacra).