Compositore armeno. Allievo di N. Miaskovskij, insegnò dal 1951 al conservatorio di Mosca. La sua ampia produzione, spesso ispirata al folclore musicale armeno, è caratterizzata da ritmi serrati, abbandoni melodici, sgargianti sonorità. Il linguaggio è tonale e gli schemi adottati sono quelli tradizionali. Oltre ad alcuni balletti, tra cui Gajaneh (1942), contenente la famosa «Danza delle spade», e Spartaco (1956), K. compose un Poema a Stalin (1938) per coro e orchestra, sinfonie e altra musica per orchestra, concerti per pianoforte (1936), per violoncello (1946), per violino (1962), la Rapsodia (1963) per violoncello e orchestra, musica da camera, musiche di scena e per film. Suo nipote karen surenovic (Mosca 1920) è stato anch'egli compositore.