Pianista. Allievo a Brescia di P. Chimeri e a Milano di G. Anfossi, vinse nel 1939 il concorso di Ginevra e subito si impose tra i maggiori pianisti in Italia e, dal 1946, anche all'estero. Negli anni '60 e '70 tenne vari corsi di perfezionamento e nel 1964 fondò il Festival pianistico internazionale di Brescia. Dotato di un eccezionale virtuosismo, ma anche di una tecnica del suono di non comune sottigliezza, andò radicalizzando negli anni alcune personali scelte artistiche: sul piano musicale, uno scavo interpretativo esasperato, alla ricerca della perfezione – soprattutto timbrica – in una ristretta rosa di musiche di Chopin, Debussy, Mozart, Beethoven; sul piano dell'attività, un limitatissimo numero di concerti all'anno e un'estrema parsimonia nelle incisioni discografiche, ciascuna delle quali costituì, al suo apparire, un evento musicale straordinario.