uno dei più grandi libri di sempre Da leggere e rileggere e rileggere
E' la storia centenaria della famiglia Buendia e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantarono una piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo, facendo perno sulle 23 guerre civili promosse e tutte perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illeggittimi e descrivendo in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari Buendia.
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Traduzione di Enrico Cicogna. Brossura p.404 p. 9788804404071 Buono (Good) Ordinari segni d'uso e del tempo alla brossura.
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Edizione:3
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Gianlu 02 gennaio 2025GABRIEL GARCIA MARQUEZ
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Straordinaria epopea genealogica che percorre la metamorfosi di una dinastia familiare distesa su un intero secolo. Meglio mettersi in uno stato d'animo di assoluto relax per intraprendere l'avventura della sua lettura: da leggere qualche pagina ogni giorno, senza interruzioni di settimane o mesi, altrimenti serve ripartie da zero per riprendere il filo e immergersi nuovamente nell'atmosfera (tanti personaggi e vicende). Scritto da un assoluto genio ispirato; la cura dei dettagli, la costruzione della storia e i continui rimandi a elementi narrativi precedenti della stessa storia ti tengono ipnoticamente connesso con un filo conduttore che si consolida e aumenta lo spessore pagina dopo pagina... grazie!
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Il romanzo segue per cinque generazioni le vicende della famiglia Buendia, fondatrice di Macondo, un immaginario villaggio della Colombia settentrionale non lontano dal mare dei Caraibi, ma separato da esso da un' altissima Sierra. La " solitudine" che dà il titolo al libro è l'isolamento di Macondo, ma è anche la solitudine individuale dei personaggi quasi tutti affetti da strane manie che li rendono incapaci di comunicare. Il progresso, la storia e la politica irrompono nella solitudine di Macondo dapprima attraverso le invenzioni portate dagli zingari, in seguito nel corso del romanzo Macondo sarà coinvolto in guerre civili, nel commercio da parte di una compagnia nordamericana e nel finale il villaggio sarà in rovina, invaso di nuovo dalla vegetazione tropicale. Così il tempo pare muoversi in circolo, in un succedersi di lotte e speranze vane.
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