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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2010
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Una scrittura pulsante come una colonna sonora che macina rock e cultura pop in un crescendo di immagini sorprendenti, nitide e intrise di una poesia lieve e malinconica. Un inno al non apparire che è una salutare provocazione in una società ossessionata dal protagonismo.
Che ne è stato di Buzz Aldrin? Chi si ricorda del secondo uomo che ha messo piede sulla luna dopo Neil Armstrong? Per Mattias, nato in quella mitica notte del 20 luglio 1969, il capitano Edwin «Buzz» Aldrin è un idolo, simbolo di tutti coloro che svolgono il loro compito e spariscono nella folla, contenti di fare la loro parte, essere una ruota dell'ingranaggio. Non tutti vogliono essere il numero uno, e Mattias si è ostinatamente votato all'invisibilità: How to disappear completely, dice una canzone dei Radiohead amata dall'autore. Così ha sempre tenuto nascosto il suo talento per il canto, tranne un'unica volta: quando l'ha fatto esplodere al ballo del liceo per conquistare l'amore di Helle. E anche se l'amico Jørn l'ha sempre pregato di cantare nella sua band, Mattias resta lontano dai riflettori: lavora in un vivaio e coltiva il suo giardino, una vita felicemente normale. Ma anche un ingranaggio ben funzionante rischia di incepparsi e da un momento all'altro si può essere sbalzati fuori dalla sicurezza della propria orbita, in assenza di gravità. Mentre tutto gli crolla attorno, Mattias segue la band di Jørn per un concerto alle isole Faroe e sbarca nella magnifica desolazione del loro paesaggio lunare: forse è in questo luogo dimenticato che vanno a finire le cose perdute, forse è qui che Mattias può ritrovare se stesso, affrontare i propri fantasmi e scoprire che non si può fluttuare nello spazio della propria solitudine, che l'amicizia e l'amore ci impediscono di sparire completamente.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto questo libro consigliato da una cara amica: da solo, forse, non l'avrei mai preso in considerazione. Non è un romanzo immune da pecche, ma è costruito su una tale compassione col protagonista ed una così grande capacità di immedesimare il lettore, da conquistare davvero nel profondo. La storia è bella, ma diviene quasi contorno. E' un libro che fa bene all'anima.
Non è un libro perfetto, ma è un gran libro. Scritto benissimo, evocativo. Tratta un tema forse fin troppo battuto, ma sposta il punto di vista, così da renderlo a suo modo originale, complice la bellissima ambientazione, che un po' fa da sfondo e un po' è come se fosse un personaggio in più.
Un bel romanzo psicologico, ambientato nel paesaggio sperduto e bellissimo delle Faroe. Forse un po' lento in alcuni punti, racconta del disagio di Mattias che ambisce a vivere nell'ombra, proprio come Buzz Aldrin di cui non si ricorda nessuno perché sulla luna scese per secondo. ...certe persone non vogliono il mondo intero, anche se potrebbero averlo. Certe persone non vogliono un paese tutto per loro. Certi non vogliono nemmeno una scuola di Stavanger. Certi vogliono solo essere una parte del tutto. Utile, anche se modesta. Non tutti hanno bisogno del mondo intero. Io volevo solo stare in pace...
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