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Anno edizione: 2015
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Partito in sordina, con un successo molto lieve, questo film è stato giusto una marchetta per Daniel Radcliffe che per un po' di tempo è scomparso dal mondo del cinema. Il film è in pratica uno steampunk romanzato ispirato alla storia di Shelley: Victor Frankenstein, studente di medicina, libera Igor dal circo dove lavorava e lo fa diventare suo inserviente per aiutarlo a portare a termine la sua creazione, ovvero creare vita dal nulla. Questo film fa acqua da tutte le parti: innaturale, pieno di anacronismi; e mi concentro sul termine innaturale – Igor che da gobbo che non si tiene in piedi magicamente inizia a camminare eretto come un atleta (e qui non vi anticipo nulla, basta solo guardare l'inizio del film che è qualcosa di imbarazzante). Questo film doveva chiamarsi Igor & Victor: non puoi concentrare completamente l'attenzione sul personaggio di Igor per il 95% del film quando ne stai facendo uno su Frankenstein; la trama è infatti talmente sconclusionata e incasinata che alla lunga l'unico desiderio che provi è solo quello che finisca il prima possibile. Buchi immensi continui ma soprattutto elementi secondari buttati li solo per riempire: ad esempio, giusto per dirne uno, la storia d'amore tra la trapezista e Igor. Se ne sentiva davvero il bisogno? Ma da quando è esistita nel libro questa cosa. Ma la cosa ancora più sconclusionata, che ti fa capire quanto è fatto male questo film, è che all'inizio Frankenstein è contrario al fatto che Igor provi una simpatia per la ragazza perché secondo lui potrebbe solo distrarlo, ma poi alla fine, come se niente fosse, lo lascia andare in giro e gli concede di vedersi con lei. La cosa senza senso è che per l'appunto il personaggio di Mary Shelley qui è ritratto solo come un lunatico schizoide e non come il pazzo che noi vogliamo, e quindi rendendo tutto ancora più buono. Tutti questi elementi, anche se non pertinenti, sarebbero stati contestualizzati da una caratterizzazione dei personaggi e soprattutto da una storia ben costruita – un bel litigio in cui si passa alle mani tra Igor e Victor, che ne so, ve lo devo dire io cosa dovete metterci? Procedendo verso la fine, il film diventa un parto greco e la storia assume un'altra veste: Igor diventa una specie di aspirante supereroe che deve salvare tutti dal malvagio Frankenstein passato al lato oscuro della Forza. E stroppio com'era riesce con slanci atletici ad arrivare al castello dove il pazzo, assistito da duecentomila assistenti come gli orchi di Sauron, sta portando in vita il mostro. E qui poi catastrofi a non finire, insieme ad interruzioni costanti che ti fanno imprecare di finire al più presto questo salasso. Il mostro prende vita, finalmente, e... Sono botte. Il film diventa una specie di fantasy dove i protagonisti sono il bene e lottano contro il male. Il film, tra l'altro, visto in lingua originale, ambientato in inghilterra nell'800, dove gli attori parlano in slang palesemente americano rende il tutto ancora più trash alla pari di un film della Asylum, perché pare opera loro questa roba, anche se non lo è. Come minimo dovrebbe meritarsi 12 Razzie Awards.
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